Quel mancino somiglia a pochi. Ce l’ha Mario Rui e Spalletti se lo gode. Un terzino che in partita diventa altro: regista, mezzala, incursore. Può permetterselo, come Di Lorenzo, con quel piede da cui nascono punti. Sei assist in campionato, uno in Champions, una precisione millimetrica, un’eleganza nel tocco. Il portoghese conosce l’indirizzo del gol, lo hanno già ringraziato, tra gli altri, Simeone e Osimhen. Mario Rui, che con l’arrivo di Olivera è migliorato perché ogni tanto si riposa ricaricandosi, è lo stesso terzino preso di mira dai tifosi diverse volte, negli anni, per motivi spesso sconosciuti, perché da quando Ghoulam ha vissuto il suo personalissimo incubo, l’ex Roma ha cominciato a giocarle tutte, e per anni non ha avuto sostituti. Ha sopportato critiche, spesso ingiuste, digerendo anche i social, che leggeva, fortificando il proprio carattere affinché facesse coppia con un mancino che non è mai stato in discussione.
Fonte: CdS