Nel corso di Radio Marte, durante la trasmissione “Marte Sport Live”, condotto da Gianluca Gifuni è intervenuto l’ex allenatore del Napoli Vincenzo Montefusco. «Non mi preoccuperei dell’assenza di Kvaratskhelia perché abbiamo sempre detto che quest’anno il Napoli ha una rosa super. Poi, secondo me, il Napoli è talmente più forte della Salernitana che non avrà difficoltà, se farà il Napoli non ci saranno problemi. Invece se si dovesse complicare la vita, come ha fatto con la Cremonese, allora puoi anche aspettarti delle brutte sorprese. Elmas? Il macedone è stato sempre criticato ma non ha mai giocato nel suo ruolo. Non lo vedo al posto di Kvara, come dovrebbe giocare domani, ma lo vedo come una mezz’ala. Perché corre, gioca, tecnicamente non è male, è migliorato moltissimo; dunque credo che il Napoli potrebbe anche far giocare qualcun altro in quel ruolo li. Elmas non ti può garantire la fantasia del georgiano però è un calciatore che sta facendo molto bene. Poi se Spalletti, che li vede tutti i giorni, dice che va bene Elmas al posto di Kvara ci dobbiamo fidare. Io metterei un altro giocatore, uno come Lozano. Non Raspadori perché credo che a sinistra abbia qualche difficoltà, l’ex Sassuolo dovrebbe sempre girare attorno alla prima punta. Osimhen? E’ cresciuto in tutto e fa la differenza. Credo sia tra gli attaccanti più forti in Italia e forse anche in Europa. Domani proprio lui potrebbe creare molti problemi alla difesa della Salernitana. Sono, piuttosto, d’accordo con Spalletti che non esclude un impiego contemporaneo dall’inizio di Simeone ed Osimhen, ma è chiaro che se giochi con le due punte devi cambiare anche il modo di giocare che ha il Napoli. Cioè dovresti fare un 4-4-2, cosa che Spalletti non ha mai provato. Sulla vicenda della panchina della Salernitana, io premetto che Nicola sta facendo un ottimo lavoro perché comunque è a 9 punti dalla terzultima e non mi pare che la Salernitana abbia una rosa talmente forte da poter fare di più. Il fatto che i giocatori hanno voluto il ritorno di Nicola è segno di grandissima fiducia dei giocatori nell’allenatore. Lui è tornato proprio perché i calciatori lo hanno voluto»
La Redazione