Nell’era dei tre punti (dal 1994-95) non è mai successo che una squadra abbia dilapidato nove lunghezze a fine girone d’andata. Il caso più recente nel 2018-19: la Juve era a +9 sul Napoli, vinse lo scudetto allungando a +11. Stesso distacco a metà 2006-07 tra Inter e Roma: i 9 punti diventarono addirittura 22 all’ultima giornata. Il Napoli di Spalletti sta viaggiando a un ritmo irresistibile, 47 punti in 18 giornate: vincendo la prossima a Salerno (chissà contro quale Salernitana) il bottino salirebbe a 50, con una proiezione di 100 punti a fine campionato. Soltanto la Juve di Conte ne ha fatti di più (102) nel 2013-14.
Occasione Champions Statistiche a parte, soltanto un crollo improvviso, mentale prima che fisico, potrebbe capovolgere lo scenario. La rosa è ricchissima, Elmas, Raspadori, Lozano, Simeone, Olivera e Dembele sono titolari supplementari, e anche Spalletti non è mai stato così continuo, concentrato e ispirato. Fin qui il Napoli non è stato neanche lontanamente sfiorato dall’idea di gestire. Mai. Ora però il discorso si fa intrigante: riparte la Champions e sarebbe un peccato mortale pensare che sia “roba d’altri”. Gli ottavi con l’Eintracht sono assolutamente superabili. Due tra Psg, Bayern, Real Madrid e Liverpool usciranno a marzo. E nessuno in questo momento sta facendo sfracelli nel suo campionato, City compreso. Fonte: Gasport