Di nuovo in campo, ottavi di Coppa Italia. Si gioca sempre, e poi sarà anche peggio, e Spalletti deve incidere. ma evitando di alterare il profilo di una squadra che conquista a pelle: si cambia, ovviamente tanto, da un minimo di sei ad un massimo di otto, e per passare il turno e regalarsi i quarti, non sono ammesse divagazioni. Va in campo, dentro una logica inattaccabile, chi ha avuto meno occasioni, chi deve offrire risposte che somiglino a garanzie, chi non è sul mercato (e dunque: niente Sirigu, che potrebbe andare alla Fiorentina; né Demme che ha una serie di ammiratori sparsi in Europa); e resta fuori chi si è speso, e tanto, chi – chiaramente – è squalificato (come Lozano e con lui Domenichini), chi è un po’ ammaccato (per esempio Politano).
Fonte: CdS