La prima volta che il Napoli andò oltre quota cento gol, stagione 2013-2014, Rafa Benitez, il padre delle varie rivoluzioni, instillò il respiro internazionale, diede forma alle visioni, e nella sua seconda stagione, ormai lanciato con la sua Idea, riuscì a ripetersi e a toccare di nuovo le 104 reti come nell’anno del debutto partenopeo. Ma il Napoli ormai s’era impadronito d’una autorevolezza da esprimere gioiosamente, attraversò quel solco pure con Sarri, spingendosi prima a 106 e poi, incredibile ma vero, a 115, una macchina infernale, prossima alla perfezione e quasi – quasi – inimitabile, come dimostrano Spalletti e la sua brigata d’ingovernabili scugnizzi. Il Napoli di Sarri, alla diciottesima, ne aveva segnati 40, e pure quest’indizio può trasformarsi in prova. Stavolta, e dipenderà dal destino, Spalletti può arrivare a 109 ma anche allungarsi fino ai 133, che demolirebbe qualsiasi primato: lo diranno gli dei o, di nuovo, (anche) al New York Times.
Fonte: Cds
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