Ora c’è Osimhen condottiero del Napoli, attaccante in grado di sfruttare il minimo errore dell’avversario. Condottiero del Napoli e capocannoniere del campionato senza aver tirato i rigori e avendo saltato quattro partite per infortunio. Ha messo il suo timbro sulla roboante vittoria di ieri sera al Maradona. Il suo primo gol alla Juventus, che poi sono diventati due. Dodici in campionato.
Victor è ormai un leader. È il leader della squadra di Spalletti. E il tecnico di Certaldo ha avuto un ruolo fondamentale
E da leader ha parlato dopo la vittoria: «Abbiamo buone chance di vincere lo scudetto ma non pensiamo a quella parola, proseguiamo partita per partita e cerchiamo di applicare quello che ci sta insegnando Luciano Spalletti. Ovviamente, sono orgoglioso dei due gol e dell’assist, del mio contributo alla squadra. Dobbiamo andare avanti, abbiamo una grande squadra, tecnicamente molto dotata, siamo stati molto bravi in questa battaglia».
Ieri sera Osimhen ha segnato due gol e ha servito a Kvara l’assist del 2-0. È l’uomo simbolo della squadra padrona della Serie A. È stato un grande acquisto ma su di lui Spalletti ha fatto un grande lavoro. In barba a chi, anche con un filo di razzismo, lo considerava un giocatore non adattabile al calcio europeo. Oggi Osimhen è l’attaccante più forte della Serie A (ogni paragone con Leao è risibile) ed è uno dei più forti d’Europa. Ci vorranno tanti soldi per acquistarlo, ben più di 100 milioni. Al momento è l’uomo simbolo del Napoli che ha messo le mani sul campionato, che ha annichilito la Juventus. Dicevano di lui che non segnava alle squadre forti. Da ieri sera lo sciocchezzaio va aggiornato, Osimhen è il condottiero del Napoli che sta dominando la Serie A. E che ieri sera ha messo le mani sul terzo scudetto.
Fonte: M. Gallo Cds