Il Napoli è superiore in tutte le categorie virtuose: gol (39-26), tiri in porta (102-81), tocchi nell’area avversaria (555-348), dribbling (121-86). La Juve eccelle nelle scorciatoie alternative alla manovra organica: lanci lunghi (213-142) e cross in area (215-197). Anche questa è una contingenza atipica, rispetto alla tradizione. Il Napoli gioca da grande molto più della Juve che è risalita mangiando il pane degli umili: la difesa. Nelle otto vittorie messe in fila il poderoso fortino di Szczesny non ha subito un solo gol. In tutto il campionato i portieri bianconeri hanno raccolto solo 7 palloni in rete, almeno 6 in meno di qualsiasi altra squadra. Naturalmente il tema tattico più telefonato è questo: il miglior attacco del torneo, quello del Napoli (39) cercherà di aprire varchi in una delle più solide difese d’Europa. Allegri giocherà con il tempo che, più passa, più gli diventa amico: attendere per poi spendere il tesoro in panchina ai danni di chi si è stancato a creare.
Fonte: Gazzetta