La grande notte del Maradona: degna della Champions ma più attesa della Champions. La Juve, del resto, è la rivale sportiva per eccellenza e lo scudetto un sogno lungo ormai quasi 33 anni. A suo tempo. E via di partita in partita, così come piace a Spalletti, uno dei principali artefici della ricostruzione del rapporto tra la squadra e la città sin dal primo giorno del primo ritiro a Dimaro: l’onda azzurra che oggi travolgerà i suoi è un successo, una gioia pura ma anche una responsabilità. Le medesime sensazioni che senza dubbio avvertirà Kvara sulla pelle ammirando sugli spalti i duecento tifosi giunti ieri in città direttamente dalla Georgia innanzitutto per lui. Da Tbilisi, la capitale. A bordo di un charter organizzato ad hoc per l’evento degli eventi: nel suo Paese, ormai, Khvicha è un mito assoluto e di conseguenza il Napoli è diventato un po’ patrimonio della gente. Il gruppo al completo, dicevamo, si presenterà al Maradona con la maglia numero 77: un’ondata di Kvaratskhelia. Per la cronaca: anche con il Sassuolo accadde qualcosa del genere, e quella volta il signore in questione fece un gol e due assist a Osi.
Fonte: CdS