Quando giocava lui, gli attaccanti sapevano che sarebbe stata una giornataccia. Perché Claudio Gentile non era uno di quelli che ci andava troppo per il sottile. Si metteva sulle tracce dell’avversario dall’inizio alla fine della partita, e non lo mollava mai. Insomma, ci sarebbe stato benissimo nella difesa della Juventus di oggi. E nella sua carriera, fatta da oltre 250 presenze in bianconero, ha vissuto tantissime sfide contro il Napoli.
E quella di domani che partita sarà? «Vedo favorito il Napoli».
Come mai? «Mi piace, gioca un bel calcio e ha giocatori interessanti».
Però la Juventus arriva da 8 vittorie di fila senza subire gol… «Anche quando giocavo io si impostava tutto sulla difesa. La mentalità è chiarissima: se non prendi gol non perdi. Da questo punto di vista il lavoro di Allegri è stato fin qui perfetto. Dopo un inizio titubante, la sua Juventus si è ripresa alla grande e stanno facendo grandi cose».
Dall’altra parte c’è il super attacco del Napoli. «Nella squadra di Spalletti mi piacciono Osimhen e Kvara».
Lei chi avrebbe voluto marcare tra i due? «Osimhen. Perché è un attaccante rapido, ha velocità e non ti perdona niente. Basta vedere cosa ha fatto contro la Sampdoria, praticamente l’ha vinta da solo».
E Kvara? «Ora come ora non è in condizioni ottimali. Ma quando sarà recuperato potrà aggiungere imprevedibilità all’attacco atomico del Napoli».
Ma la squadra di Spalletti è la favorita anche per lo Scudetto?
«Assolutamente sì. La vittoria sulla Samp è stata decisiva. La squadra è impostata bene e si difende bene. Bravo Spalletti, ha dato completezza al gruppo».
Spalletti ha detto che quella di domani è una partita importante ma non decisiva: lei come la pensa? «Spalletti è diplomatico. Per la Juve se perde diventa complesso. Soprattutto per le conseguenze psicologiche. Poi è chiaro: si può anche perdere giocando bene. Il Napoli dovrà stare attento, perché anche pareggiare andrebbe bene».
È già la sfida Scudetto? «L’ha detto anche Spalletti che non è nemmeno finito l’andata. Il campionato è ancora lungo. Sarà una partita bella e servirà a dimostrare di essere superiori».
Vede solo la Juve come possibile antagonista degli azzurri nella lotta Scudetto? «Per ora le difficoltà delle milanesi fanno intendere che la Juve è quella più attrezzata e cercherà l’impresa a Napoli».
Cosa ricorda dei suoi Napoli-Juve? «Ho fatto certe partite a Napoli davvero incredibili. Ho marcato Giordano che era fortissimo. Allo stadio c’era un grande entusiasmo e grande euforia. Ma tutta la città era magica: la notte prima venivano i tifosi con i tamburi per non farci dormire e una volta si sono messi in galleria per farci arrivare in ritardo. Erano cose anche divertenti per noi, sapevamo che faceva parte del calore dalla città».
Il Mattino