9 Meret – Una parata che vale un gol. La realizza poco dopo l’errore dal dischetto di Politano, ovvero quando una rete della Sampdoria avrebbe avuto un effetto devastante sulla testa dei compagni. E invece lui si distende e ci va a mettere le manoni. Puntuale anche nella costruzione dal basso.
6 Di Lorenzo – Qualche scoria della serata del Meazza che lo fa entrare con un po’ di ritardo nella sfida con la Sampdoria. Poi prende le misure e non solo è attento in chiusura, ma è anche molto propositivo in fase offensiva. Il tandem con Politano prima e con Lozano poi funziona sempre con grande precisione.
6,5 Kim Min-Jae – Il solito muro invalicabile. Con le buone o con le cattive, dalle sue parti non si passa: mai. Gabbiadini e Lammers lo capiscono in fretta e provano ad agire lontano dalle sue parti, ma lui si stacca, li rincorre e soprattutto li anticipa sempre. Spalletti gli concede un tempo di riposo in visto degli sforzi che serviranno contro la Juventus.
6,5 Juan Jesus – Si riprende il suo posto al centro della difesa e al fianco di Kim dimostrando di essere un’alternativa di totale sicurezza per il Napoli. Sempre il primo a far partire l’azione quando Lobotka è pressato dai centrocampisti della Samp, nelle chiusure su Lammers e Gabbiadini arriva sempre puntuale.
7 Mario Rui – Non soffre la concorrenza con Olivera, anzi: la vive come uno stimolo. E infatti ogni volta che viene chiamato in causa risponde con una prestazione di livello assoluto. Giusto per creare un po’ di problemi a Spalletti. Bellissimo e precisissimo il pallone con il quale innesca Osimhen per il gol del vantaggio.
Fonte: Il Mattino