Editoriale – A. Sacco: “Napoli campione d’inverno anche se con poco rodaggio”

Ora per gli azzurri c'è la Juventus e si capirà a che punto sarà la condizione fisica

Come si dice in gergo automobilistico il Napoli di inizio 2023 ha poca cilindrata, nel senso che la condizione non è ancora delle migliori. Ci sta ovviamente visto la sosta di 53 giorni e poi anche le altre pretendenti non stanno già andando a mille. L’unica squadra che sembra averne è solo il Lecce ma lotta per salvarsi. La squadra di Spalletti ha conquistato il platonico titolo di Campione d’inverno ed è la terza volta nell’era De Laurentiis. Le prime due volte fu con Sarri in panchina ma alla fine non arrivò il tanto agognato scudetto. Analizzando le prime due gare degli azzurri, la sensazione è che solo a tratti si vede la squadra che prova a tenere in pugno il match, ma alcuni elementi ancora non sono al massimo della forma. Spalletti lo sa perfettamente, visto che la preparazione è stata fatta per ingranare alla distanza. Nel match di ieri contro la Sampdoria, c’è stata la crescita di Lobotka e in parte di Anguissa, non bene ancora Kvaratskelia, Lozano e Di Lorenzo. Ora venerdì sera arriverà la Juventus di Allegri, reduce da 8 vittorie di fila e senza subire reti. Un test insomma per capire a che punto della condizione fisica sono gli azzurri e la cornice del “Maradona” sarà tutto esaurito potrà aiutare la compagine partenopea a ridare fiato alla condizione fisica, ma per il momento mezzo scudetto è stato cucito.

A cura di Alessandro Sacco

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