La partita con l’Inter, l’amara sconfitta per gli azzurri, anche se non è da considerarsi una tragedia, ma qualche campanello d’allarme lo ha fatto sentire, specie nello schieramento iniziale e nei cambi decisi da Spalletti. Ragion per cui, domani contro la Sampdoria, si ipotizza una piccola rivoluzione nelle gerarchie, come scrive oggi Il Mattino. Ovvio, i fantasmi del dopo Empoli sono distanti anni luce. Ma quelle critiche gli hanno bruciato la pelle. Sa bene che le sue valutazioni sullo stato di forma di alcuni giocatori schierati mercoledì non sono state corrette. Le ha azzeccate tutte per cinque mesi, in Italia e in Europa. Ma mercoledì qualcosa è andato storto. Rrahamni non era pronto per giocare dall’inizio una partita di questo tipo e Anguissa di ritorno dal Qatar e con pochi allenamenti è apparso l’ombra di se stesso. Un altro reduce dai Mondiali, Zielinski, è tornato sotto tono anche mentale. Tradotto: c’è l’idea di fare una grande rimescolata delle gerarchie domani con la Sampdoria. Non una gara banale, perché le piccole sembrano quelle che dalla sosta invernale sono uscite con meno amnesie e con più sprint. Dunque, ieri il test prolungato è ruotato sul 4-2-3-1 con Raspadori trequartista.