L’ Inter inizia l’anno con il botto: batte il Napoli e riapre i giochi scudetto. E’ vero che gli 8 punti di distacco restano molti ma quella contro i partenopei, mai sconfitti fino a ieri sera, è stata una dimostrazione di forza e di consapevolezza dei propri mezzi. Sotto la quale non può che esserci una firma: quella di Simone Inzaghi. Il tecnico nerazzurro non ha sbagliato una mossa. Nell’impianto difensivo, che ha spento la luce ai funamboli di Spalletti, ma anche nella tattica offensiva, con Lukaku che ha cominciato a tirare spallate alla retroguardia ospite, fino a che Dzeko non l’ha punita. Inoltre, una volta in vantaggio c’era il rischio di subire un’altra delle tante rimonte incassate nella prima parte della stagione. Invece, anche con i cambi, azzeccati negli uomini e nei tempi, la forza d’urto del Napoli è stato assorbita senza pagare dazio. «E’ stata un’impresa, perché il Napoli era l’unica squadra ancora imbattuta in Europa – attacca Inzaghi – Sono orgoglioso dei miei giocatori. Allenarli mi rende felice. Si sono aiutati a vicenda ed è stato un piacere vederli. Abbiamo fatto una grande partita, davanti ad un grande pubblico. Il risultato è una grande iniezione di fiducia per il futuro».
CONCENTRAZIONE. La rete di Dzeko è arrivata nella ripresa, ma già nel primo tempo l’Inter aveva rischiato di passare in vantaggio. Anche se, prima dell’intervallo, il Napoli aveva cominciato a palleggiare meglio sulla trequarti. «Sì ci siamo abbassati – racconta Inzaghi – ma la partita è fatta di momenti. Avremmo potuto segnare prima, solo che c’è mancata un po’ di precisione e anche Meret ci ha messo del suo, in particolare su Dimarco: non era in fuorigioco sulla sua occasione. Siamo stati attenti, però, rimanendo concentrati per 95’. L’avevamo preparata bene, con Calhanoglu che doveva accorciare su Lobotka e coprire le linee di passaggio per Osimhen. E’ difficile, però, fare dei nomi dopo una prestazione del genere. Dzeko, ad esempio, è un giocatore di tecnica, forza, e ci sta aiutando tanto. In difesa, non abbiamo concesso nulla al Napoli, che ha il miglior attacco del torneo. E anche chi è entrato ha fatto nel migliore dei modi».
ANCORA LUNGA. Se il campionato nerazzurro è davvero alla svolta – la sconfitta del Napoli alimenta pure le speranze di Milan e Juventus – lo scopriremo nelle prossime giornate, che, sulla carta, si presentano abbordabili per la truppa di Inzaghi. Intanto, Dzeko e soci hanno vinto il secondo scontro diretto consecutivo, dopo aver perso tutti i 5 precedenti, lanciando un segnale inequivocabile. «Nelle ultime 10 giornate, abbiamo perso soltanto con la Juventus (in realtà c’è stata pure la caduta con la Roma, ndr). Abbiamo lasciato punti all’inizio, ma è ancora lunga, ci sono tante partite. L’importante è continuare così, affrontando una partita dopo l’altra, guardando soltanto a noi stessi e non agli altri. Anche Milan e Juve hanno vinto accorciando le distanze. Adesso comincia una fase del torneo tutta da scoprire, perché una sosta come quella appena terminata è una situazione completamente inedita. Noi dobbiamo ancora lavorare e migliorarci, puntando a recuperare tutti. Brozovic, tanto per cominciare: spero che torni presto, perché, al di là delle prestazioni di Calhanoglu, in quel ruolo siamo in emergenza da 5 mesi. E avremo bisogno di tutti, dovendo scendere in campo ogni 3 giorni».
Fonte: CdS