Ieri sera è arrivata la prima sconfitta in campionato, contro l’Inter al “G. Meazza” e non accadeva addirittura dalla trasferta di Empoli in rimonta da 0-2 a 3-2 dello scorso campionato. Leggendo i numeri in questo modo, si può tranquillamente ridimensionare in un banalissimo incidente di percorso. Analizzando la prestazione contro i nerazzurri, con tutte le attenuanti dello stop di 53 giorni e di elementi non al massimo, compreso i reduci dai Mondiali, l’analisi del match va fatta. Intanto i famosi occhi della tigre di “Stallone memoria”, dell’Inter hanno fatto una certa differenza. Più voglia di azzannare la preda e marcature su Osimhen, Kvara e Lobotka asfissianti. Indubbiamente anche un palleggio lento da parte degli azzurri, quasi mai visto in tutto questo inizio di stagione e confermato da mister Spalletti. Infine la sensazione di una squadra anche intimorita dall’aggressività avversaria. Ovviamente dopo uno stop così lungo, l’incognita era la condizione fisica che ancora non è al massimo, ma era impensabile che lo fosse. Su questo bisogna giocare più gare e dare minuti nella gambe a tutti. L’importante è come si dice in questi casi è non fasciarsi la testa, restare uniti e come ha detto Politano a fine gara allenarsi sin da subito già da oggi per affrontare al meglio le prossime sfide con più coraggio. Andamento lento insomma, ma c’è tempo per farlo diventare veloce e poi rapidissimo.
A cura di Alessandro Sacco