Beppe Bergomi: “Al Meazza il lato sinistro sarà la chiave della gara”

Beppe Bergomi, bandiera dell’Inter e campione del mondo con l’Italia di Bearzot nel 1982 in Spagna, legge la supersfida del Meazza. «Importante per entrambe, l’Inter se vuole rientrare nella cosa scudetto ha come unico risultato la vittoria, il Napoli in caso di successo darebbe un altro segnale forte alle concorrenti: in partite come queste non esistono favorite, sulla carta una sfida equilibrata e sarà anche un bel match».
Osimhen-Lukaku, che sfida s’immagina?
«Sono due giganti che hanno fisicità e danno profondità: è in vantaggio Osimhen che ha segnato tanto e realizzato gol pesantissimi come a Roma e a Bergamo con l’Atalanta: è perfetto per il Napoli di Spalletti. Lukaku invece è stato fuori tanto tempo. Sicuramente sono loro due dei protagonisti più attesi di Inter e Napoli e che possono spostare gli equilibri».
E poi quale potrà essere la chiave della partita?
«Il duello chiave sarà quello sulla fascia tra Kvaratskhelia e Dumfries, il lato sinistro per il Napoli dove affonda con gli uno contro uno del georgiano e quello destro dell’Inter dove spinge con il terzino olandese».
Cosa le piace di più del Napoli di Spalletti?
«L’ho seguito da vicino a Amsterdam nella vittoria schiacciante sull’Ajax, anche se la più bella in assoluto di questa stagione resta quella contro il Liverpool tenendo presente il valore dell’avversario. Ci sono tutti gli ingredienti giusti e mi piace moltissimo la mentalità. Si vede che il Napoli è una squadra costruita bene, allenata bene e che ha tante idee a partire da quella dei terzini che vengono dentro il campo: io stravedo per Spalletti, che ha stretto bene tutti i bulloni e tutto funziona al meglio».
E nell’Inter invece cosa finora non ha funzionato al meglio?
«In casa ha perso solo con la Roma, forse proprio nella gara in cui non meritava di uscire sconfitta. Quest’anno l’Inter è andata in difficoltà contro determinate squadre, come l’Udinese e la Lazio. Secondo me all’inizio è stato più che altro un fatto di testa perchè i nerazzurri erano ancora in difficoltà per lo scudetto che non vinsero il campionato scorso. Ma direi che l’ultimo successo contro l’Atalanta è stato molto importante e potrebbe dare maggiore serenità a cominciare dalla sfida contro il Napoli».
Che sfida s’attende, chi proverà di più a fare la partita?
«Tutte e due per mentalità sono portate a fare la partita e a prendere l’iniziativa. Quindi, non mi aspetto una gara molto tattica perché sono due squadre che vogliono subito aggredire, l’inizio gara sarà scoppiettante, bisognerà vedere per quanto tempo riusciranno a mantenere la stessa intensità: questa è l’incognita della ripresa dopo un lungo stop non solo per Inter e Napoli ma per tutte».
Come valuta le due difese?
«La solidità difensiva è un punto di forza del Napoli. Kim non sbaglia una partita, veloce, determinato, funzionale al massimo nella difesa del Napoli: il club azzurro ha avuto la grande bravura di andare a prendere il calciatore giusto per sostituire un difensore importantissimo come Koulibaly. Bene lui, bene Rrahmani, bene Di Lorenzo, Mario Rui, Ostigard e tutti gli altri interpreti che sono stati chiamati in causa da Spalletti. Bene in generale tutta la fase difensiva degli azzurri, perfetto il lavoro di squadra. Anche l’Inter singolarmente ha interpreti forti in difesa come De Vrij, Skriniar, Bastoni ma nessuno ha grande velocità e quindi i nerazzurri vanno in maggiore difficoltà a campo aperto rispetto al Napoli che invece è molto forte anche sotto quest’aspetto».
A centrocampo chi è più forte?
«L’Inter ha centrocampisti tecnici come Mkhitaryan, Çalhanolu e Barella che è quello che dà la scintilla e dopo un inizio non al top è tornato sui suoi grandi livelli. Il centrocampo del Napoli si completa benissimo con un giocatore tecnico come Lobotka, uno come Zielinski che va dietro la punta e Anguissa che oltre a dare grande fisicità ti garantisce anche il cambio di passo: da questo punto di vista il Napoli ha qualcosa in più rispetto all’Inter».
La lotta scudetto come la vede?
«Napoli e Milan hanno qualcosa in più in più e gli azzurri ripartono con il vantaggio di otto punti. Juventus e Inter sono un attimo sotto».

Fonte: Il Mattino

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