Federico Chiesa ha un solo obiettivo per il 2023: riprendersi la Juve. Di forza, con uno strappo dei suoi, un anno dopo l’infortunio che lo ha messo fuori dai giochi per troppo tempo. Nell’intenzione di puntare a una maglia da titolare contro il Napoli (13 gennaio) c’è la voglia di rimuovere il brutto ricordo di quasi un anno fa, quel 9 gennaio all’Olimpico contro la Roma.
Il 7 della Juve punta al rientro in campo dal primo minuto un anno e 4 giorni dopo, con un coinvolgimento crescente fino a quella gara a partire dal test amichevole in programma domani allo Stadium contro lo Standard Liegi (ore 14,30). Chiesa prima della sosta ha giocato due spezzoni in campionato e uno in Champions.
59 minuti complessivi che gli sono tornati utili sotto l’aspetto mentale, sapendo di dover essere un valore aggiunto nella seconda parte della stagione. La gestione di Allegri fin qui è stata piuttosto prudente, l’ultimo stop di 15 giorni per un affaticamento muscolare (fino a Natale) è stato l’ultimo segnale della necessità di accompagnarlo fino alla migliore condizione senza forzare la mano nelle tappe intermedie. Anche per evitare gli incidenti di percorso dell’estate scorsa.
Avere a disposizione Chiesa in panchina alla ripresa, dalle prime sfide contro Cremonese e Udinese, significherà poter calibrare meglio le forze garantite in attacco da Kean e Milik, in attesa di comprendere i tempi di recupero di Vlahovic (che continua a lavorare a parte senza fornire alcuna indicazione certa sul rientro) e del ritorno di Di Maria. Allegri spera infine di recuperare in fretta De Sciglio, volendolo schierare già a Cremona: senza Cuadrado, la fascia destra è in piena emergenza.
Fonte: La Gazzetta dello Sport