Gravina (FIGC) ricorda Pelè: “Grazie a lui, questo è diventato il gioco più praticato e amato al mondo”

Dopo Diego Armando Maradona, il mondo del calcio piange un’altra leggenda: è morto oggi all’età di 82 anni Edson Arantes do Nascimento, per tutti semplicemente Pelé. Unico calciatore capace di vincere tre Coppe del Mondo (nel 1958, 1962 e 1970), insignito dalla FIFA del Pallone d’Oro del secolo, vanta anche il record di reti realizzate in carriera, 1281 in 1363 partite. Con Maradona è stato protagonista di un’infinita sfida a distanza per il ruolo di più forte giocatore della storia, un dibattito che ha accompagnato diverse generazioni di tifosi e appassionati.

Dopo aver trascorso gran parte della sua vita calcistica nel Santos, ha chiuso la carriera negli Stati Uniti, militando dal 1975 al 1977 nei New York Cosmos. Ricchissima la bacheca, dove oltre ai tre titoli mondiali spiccano le 2 vittorie della Coppa Intercontinentale e della Copa Libertadores, il successo nella prima edizione della Supercoppa dei Campioni Intercontinentali, le 10 vittorie nel campionato Paulista, le 6 nel Campionato Brasileiro Serie A, le 5 consecutive nella Taca Brasil, le 4 nel Torneo Rio-San Paolo e la vittoria con i Cosmos nel Campionato NASL.

Ma è con la maglia del Brasile che Pelé ha probabilmente distribuito le sue gemme più preziose, realizzando la bellezza di 77 reti in 92 presenze e alzando per tre volte al cielo la Coppa Rimet. L’ultima nel 1970, quando nella finale con l’Italia segnò uno dei quattro gol del successo dei Verdeoro.

Un dolore enorme, oggi lo sport piange un grandissimo, perché Pelé era il calcio – dichiara il Presidente della FIGC Gabriele Gravina – anche grazie a lui, infatti, è diventato il gioco più amato e praticato in tutto il mondo. In lui milioni di persone si sono riconosciute in una bellissima storia di riscatto e di grande passione. La sua classe illuminerà per sempre i nostri occhi”. Sito FIGC

FigcGravinapelè
Comments (0)
Add Comment