Il 28 maggio 1989 Diego Maradona guida il Napoli a San Siro. L’Inter di Giovanni Trapattoni ha 8 punti di vantaggio a 5 giornate dal termine. Vincere vorrebbe dire scudetto, a 9 anni dal precedente. Careca gela lo stadio con un gol meraviglioso, ma Berti rimette le cose a posto con un tiro sporcato da Fusi e nel finale Matthäus tuona in rete la punizione del trionfo. Si sta ancora giocando, ma il grande Giampiero Galeazzi ha già un braccio sulla spalla del Trap, in piedi davanti alla panchina, pronto a rubargli la prima gioia. Poi scatta e bracca sotto il tunnel Nicolino Berti che spiega: «Il destino è giusto. Lo scudetto andava vinto qui, in questa partita». Cioè, contro l’avversario più irriducibile del campionato, davanti a Careca e Maradona. Inter-Napoli, come il prossimo 4 gennaio. Anche quella è la Partita del Destino, perché se Simone Inzaghi vuole recuperare 11 punti a Spalletti, non ha alternativa alla vittoria. Passa tutto da lì. Nicolò Barella medita di essere decisivo come quella volta Berti e Matthäus, colleghi di medio campo. Fonte: Gazzetta