Il campionato di serie C, come quello della massima serie, sta per riprendere, dopo le festività natalizie. Il 7 Gennaio riprenderà l’ex Lega Pro e tutti e tre i gironi regna l’incertezza. Nella Pro Vercelli ci sono tra gli altri anche due ex Napoli Colì Saco e Antonio Vergara. Il centrocampista classe 2003 è stato intervistato da ilnapolionline.com.
Antonio Vergara e i tuoi primi mesi in serie C. Qual è il tuo bilancio personale, compreso la tua esperienza alla Pro Vercelli? “La serie C, rispetto al campionato Primavera, si gioca a ritmi molto più elevati. Per me è un’esperienza nuova e sto cercando di apprendere quanto più possibile. Cerco sempre di dare il massimo in allenamento e di farmi trovare pronto quando il mister mi manda in campo”.
Ci parleresti di mister Paci e del tecnico del Napoli Spalletti. Caratterialmente sono simili o sono diversi? “Allora fuori dal campo non li conosco, ma ti posso dire che in allenamento sono simili. Trasmettono tranquillità e sono persone che ti aiutano a crescere sotto tutti i punti di vista”.
Hai ricoperto diversi ruoli dal centrocampo e l’attacco, in quale ti trovi più a tuo agio? “Sicuramente il ruolo dove mi trovo a mio agio è certamente il trequartista. Infatti il modello al quale mi sono sempre ispirato è Piotr Zielinski. Mi sono allenato con lui e ti posso dire che ha dei colpi tecnici incredibili. Ovviamente ho cercato di apprendere quanto più possibile da lui e lo ammiro davvero tanto”.
Quali di questi eventi non dimenticherai mai? L’esordio al “Maradona” contro il Benevento, la salvezza con la Primavera, oppure la tua prima rete nel professionismo? “Indubbiamente l’aver debuttato con la maglia azzurra del Napoli nell’amichevole contro il Benevento. Ti devo dire la verità, non me l’aspettavo, visto che non mi fu detto niente nei giorni prima della sfida. Quando il mister mi disse di andare a riscaldare, allora capii che avrei giocato la gara”.
Hai giocato in questi anni nel campionato Primavera. Hai notato dei miglioramenti dal punto di vista tecnico, oppure no? “Io credo che si è rimasti sempre agli anni passati sotto l’aspetto tecnico e tattico. Naturalmente è un campionato dove si cerca di fare un determinato percorso per poi approdare al professionismo e ti posso dire che i giocatori forti ci sono. Mi auguro che si possa migliorare per rendere il movimento sempre più appetibile”.
Infine ti senti con i tuoi ex compagni di squadra della Primavera? “Sì li ho sentiti e mi fa piacere che alcuni di loro si stanno mettendo in evidenza. Ti vorrei dire che recentemente in Nazionale ho parlato con Giuseppe Ambrosino e gli ho detto che fossi stato in lui avrei fatto un’altra scelta professionale”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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