Troppi gol subiti? Spalletti va oltre e il ritorno di Kim porta il sorriso

Il tecnico non si preoccupa: «E' Un problema di forma» 4-2-3-1 non va Si torna al 4-3-3 con il recupero dei titolari

Dieci, ma stavolta la lode proprio non ci sta. Dieci sono i gol subiti dal Napoli nelle quattro amichevoli disputate che fanno accendere un piccolo campanello d’allarme non tanto per le ultime due sconfitte al Maradona contro Villarreal e Lille – formazioni indubbiamente più avanti nella condizione – ma proprio per il numero di reti subite e le occasioni lasciate agli avversari. Un problema di reparto? Di atteggiamento? Di uomini che non ci sono?

 

Le risposte di Spalletti Il tecnico non ha cercato alibi, ma non si preoccupa neanche più di tanto, sa che c’è da lavorare, ma ritiene che sia una questione di squadra, non di reparto: «Diverse cose possiamo farle meglio, però noi abbiamo provato a giocare allo stesso modo sul piano dell’atteggiamento e in questo momento si vede che dobbiamo continuare ancora la preparazione. Per cui quando decidi di andare a giocare a campo aperto, di andarli a prendere alti, tenere la linea difensiva sulla metà campo, poi se non sei così bravo a pressare diventa difficile. Loro ti trovano il passaggio a metà strada». A quel punto correre indietro diventa complicato per tutti, soprattutto per una squadra che è abituata a farlo in avanti. Ed è questo che Spalletti vuol fare per difendere bene: correre in avanti. Il tecnico però ammette: «Abbiamo anche subito un paio di gol che non si possono prendere, Ma anche questo fa parte del lavoro da svolgere». Detto che il 4-2-3-1 non ha funzionato, dunque più della difesa in quanto linea, a non funzionare è stato il movimento di tutta la squadra in fase di non possesso. E anche se non si gioca al massimo della condizione e mancano parecchi giocatori, l’allenatore vuole che la squadra mantenga lo stesso atteggiamento di gioco, andando a pressare alto e cercando un determinato movimento da parte di tutti i giocatori, indipendentemente degli interpreti e senza cercare alibi per le assenze. Del resto le amichevoli servono a testare la squadra, non per vincere. E se il Napoli fosse stato troppo avanti nella condizione, sarebbe stato preoccupante visto i tanti impegni che aspettano il Napoli alla ripresa.

 

Riecco Kim Dunque giusto non cercare alibi, ma se mancano sei giocatori, tutti potenziali titolari, diventa normale che in campo la squadra ne risenta. E non c’è dubbio che rivedere il faccione sorridente di Kim Minjae in allenamento a Castel Volturno, diventa rassicurante per tutti. Il sudcoreano ha mostrato grande leadership dentro e fuori dal campo. La sua presentazione in ritiro, trascinando tutti a cantare il Gangnam style, stupì tutti per l’empatia. La stessa che poi ha mostrato avere coi compagni sin dalle prime partite giocate. Il ritorno del coreano diventa fondamentale, così come il recupero di Rrahmani, assente per infortunio da quasi tre mesi. Questo non significa svalutare l’apporto di Ostigard o Juan Jesus, ma è normale che il Napoli abbia bisogno di tutti i propri uomini al meglio, così che Spalletti possa poi valutare e scegliere. Ieri test contro la Primavera e successo per 5-0. Un autorete e poi un gol a testa di Zerbin, Raspadori, Lozano e Simeone.

Fonte e grafico: Gazzetta

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