Rino Cesarano, giornalista, ha parlato ai microfoni di Radio Napoli Centrale alla trasmissione Un Calcio Alla Radio. “L’anno scorso a gennaio il Napoli perse due partite che costarono 6 punti, le due sconfitte in amichevole non tolgono punti, ma fa prendere una certa coscienza al gruppo: non sono imbattibili e devono stare sempre sull’attenti. Il campionato è tutta un’altra cosa, questa squadra ha dei codici ben collaudati, quindi non c’è di che preoccuparsi. Procura Federale? Funziona come l’albero di Natale, a volte si accende e a volte si spegne, prima archivia e poi riapre. Alla luce delle nuove carte, per non fare brutta figura, ha deciso di riaprire il caso, ma gli estremi non c’erano prima e non ci saranno adesso. Se ce l’hanno succede il finimondo: perché non hanno indagato meglio prima? A quel punto, ci vuole qualcosa di esemplare, altrimenti il calcio va alla deriva. Io non conosco tutte le carte, non so qual è stato l’inghippo. Penserei al campionato. In questi 10 giorni il Napoli deve fare un lavoro intenso e serio, recuperare esplosività, ho visto Lobotka un po’ indietro, Kvara che si conserva un po’. Pena severa per la Juventus? Stanno cambiando i tempi, credo ci sarà una pena giusta. Alla luce di quanto sta accadendo anche a livello europeo, credo che debbano valutare attentamente la cosa e infliggere le punizioni che meritano, non può essere chiuso un occhio, per la salvaguardia del calcio in generale”.