Sabato è riapparso in campo a Fuorigrotta con il Villarreal dopo aver saltato le ultime tre di campionato prima della sosta e ieri invece è tornato a parlare. «La prima volta che ho giocato al Maradona mi sono sentito veramente un calciatore professionista: ringrazio di cuore la città e il popolo napoletano». Niente dribbling o finte: tutto vero, quello che Khvicha Kvaratskhelia ha dichiarato alla Apple Developer Academy in occasione dell’evento di chiusura dell’edizione 2022 di Stem Study Visit to Italy, il progetto di cooperazione scientifica e tecnologica tra Italia e Georgia promosso insieme con Materias. «Napoletani e georgiani mettono sempre la famiglia al primo posto e anche per questo qui mi sento a casa». Gol di Kvara.
“ALTO LIVELLO” . E allora, rieccolo. Sorridente, brillante, cappotto grigio e maglia nera: «I napoletani vivono per il calcio, lo amano moltissimo, e l’ho capito sin dal primo momento in cui sono arrivato in questa città». Nessuna pressione, però, piuttosto un stimolo. Soprattutto dopo la partenza super in campionato e in Champions: «È importante mantenere lo stesso livello perché la gente pretende questo da noi: bisogna sempre avere uno standard molto alto». E ancora: «Voglio ringraziare i napoletani per tutto quello che ci hanno dato. Ci riservano sempre tanto amore». Finale dedicato a un concetto che Spalletti ha inculcato perfettamente nella testa di ogni suo allievo: «Esiste la squadra. Sì. Da soli non si va da nessuna parte, non si può fare nulla senza la squadra».
Fonte: CdS