Con Kvara, ovviamente, ci sarà dell’altro, un Raspadori che stuzzica il suo allenatore a sperimentare, a decifrare alternative («è un calciatore che va a mettersi in certi spazi lì, che sa determinare con l’attaccante i tempi per dare profondità; che sa legare con i centrocampisti»): Raspadori è la materia grigia che si può spruzzare in qualsiasi zona del campo alle spalle di Osi, insieme a Kvara eventualmente nel 4-2-3-1 persino come mezzala, alla Griezmann, un pozzo dal quale attingere. Però Kvaratskhelia più Raspadori più Osimhen fanno il Napoli del futuro.
Fonte: CdS