Questa sera Leo Messi e Kylian Mbappé accompagneranno al centro del campo due bambini, come da rituale pre-partita. In realtà i bambini accompagnati per mano sono loro, l’argentino da Diego Maradona, il francese da Pelé. La Pulce, dopo 4 Mondiali sofferti, ha a disposizione l’ultima notte per regalare il mondo al popolo argentino, come Diego nell’86 e coronare una carriera perfetta. Il Ninja parigino, il preferito di Pelé, può vincere la seconda Coppa del Mondo consecutiva prima dei 24 anni, come O Rei (’58, ’62). Messi ha dovuto diventare il calciatore con più presenze mondiali (26 stasera) per meritarsi, a 35 anni, l’ultima ipotesi di trionfo. Mbappé, a 23 anni e 14 presenze mondiali, può già ritrovarsi in braccio due Coppe del Mondo. Il primo ha un solo colpo in canna, il secondo ha la cartuccera piena. Il primo non ha mai segnato in una finale mondiale, il secondo è stato l’ultimo a farlo nel 2018. Basta questo per intuire la diversa drammaticità che grava sui due protagonisti. Lo ripetono tutti: «È Argentina-Francia, non Messi-Mbappé». Ok, mo’ me lo segno, ma non si scappa: la polpa è il duello tra i due 10, compagni più che amici al Psg, 5 gol a testa in Qatar. Sono arrivati in cima alla torre di Doha, dove c’è posto per uno solo. Fonte e grafico Gazzetta