Non è mai banale Francesco Totti. Non lo era in campo, non lo è mai stato fuori. Quello che aveva da dire l’ha sempre detto in piena sincerità e in tutta libertà. L’ex capitano della Roma e a Doha a seguire i Mondiali in Qatar e ieri sera ha parlato su Twitch sul canale BepiTv1′. Non si è potuto esimere dal confronto Maradona-Messi. «Maradona è il calcio, Messi è il più forte al mondo, ma è sotto Maradona». Si parla di vissuto, anche di storia personale. E allora se si parla di storia personale non può non ritornare a galla il suo rapporto con Spalletti. Gli ricordano l’ovazione dei tifosi del Real Madrid al Santiago Bernabeu nel marzo 2016 in Champions League. «Spalletti mi concesse 16 minuti? Sono stato fortunato quel giorno. Quella standing ovation mi resterà sempre dentro. Più stavo bene e meno venivo preso in considerazione. Ogni volta che entravo facevo gol o assist e il match contro il Torino, quando entrai e feci due gol, è stata una gioia che metto sotto solo allo scudetto e al Mondiale». Poi però dopo il gioco duro arriva l’assist, al bacio. Un’apertura a un dialogo così bruscamente interrotto nel quale entrò mezza Italia. «Mi piacerebbe però parlare con lui un giorno di quello che è successo – dice sorprendentemente – mi dispiace aver interrotto il rapporto con lui, Mi ha cambiato ruolo e ho avuto un grande rapporto con lui, in pochi sono capaci di mettere la squadra in campo come lui». E giù la consacrazione al Napoli capolista, in verità già espressa nel corso di questo inizio di stagione. «Il suo Napoli mi piace tantissimo e dimostra che è ancora uno degli allenatori più forti in circolazione». Anche perché può contare, a detta del Pupone, sul miglior bomber del campionato. «L’attaccante più forte in Serie A? Secondo me è Osimhen. Primo perché fa gol, quando gli capita la palla segna. E poi si mette a disposizione della squadra. È sempre al posto giusto nel momento giusto. Vlahovic? Parliamo di un altro grande giocatore, prima o poi dimostrerà le sue qualità»