A febbraio ripartirà la Champions League, che per ora resta la stessa, ma dalla stagione 2024-25 ci saranno nuove regole e nuove formule, come descrive oggi La Gazzetta dello Sport. “La nuova Champions. Quella che debutta nella stagione 2024-25 con 36 squadre, gruppo unico, più partite, più soldi e una formula che, se qualcuno non l’avesse ancora capito bene, renderà molto più difficile e incerto qualificarsi alla fase a eliminazione diretta.
Il gruppo unico La grande rivoluzione è che le 36 finaliste (non più 32) saranno inserite in una classifica unica che impedirà di fare troppi calcoli. Queste 36 squadre saranno divise in quattro fasce al momento del sorteggio. Ognuna dovrà affrontare 2 squadre di ogni fascia (anche della propria). Non più andata e ritorno, ma quattro partite in casa e quattro fuori con rivali tutte diverse. Il massimo fattibile sarà 24 punti. La classifica sarà “collettiva”, quindi diventerà difficile gestirsi con un pareggio qui e un successo in casa là, come ora.
La classifica Alla fine di questa prima fase, ecco l’altra novità: solo le prime 8 saranno qualificate agli ottavi. Quelle dal 9° al 24° posto si affronteranno invece in un playoff di andata e ritorno: le 8 vincenti raggiungeranno così le altre, disegnando la fase a eliminazione diretta, dagli ottavi alla finale, senza più divieti di derby. In futuro, non da subito, la possibilità di una “final four” invece della gara secca. In totale 189 partite invece di 121, ma i club ne volevano di più.
Il sistema Oggi chi vince la Champions gioca 13 partite (più, in caso, i preliminari). Dal 2024 serviranno 15 partite, oppure 17 per chi passa dai playoff (più eventuali preliminari estivi). Aggiornato anche il calendario: sempre 6 turni entro dicembre, 2 a gennaio (i playoff). Si giocherà anche il giovedì, non solo martedì e mercoledì. No assoluto alle partite nel weekend per tutelare i campionati.
Chi si qualifica Il sistema a 36 squadre prevede 4 slot in più. Intanto, il diritto di qualificare le prime 4 del campionato sarà esteso anche alla quinta nazione del ranking Uefa. Gli altri 3 posti andranno ai campioni di un torneo minore (dall’11° posto del ranking) e – molto interessante – a due club dei due campionati che l’anno prima hanno avuto il miglior ranking. Prendiamo la Serie A, per fare un esempio: fino a fine stagione non sapremmo se il quinto posto in campionato vale la Champions o l’Europa League. Il rischio? Che i posti vadano sempre a Premier e Liga.
Tre coppe e 5 miliardi Dal 2024 il sistema prevede tre tornei “uguali”, tutti a 36 squadre, tutti con classifica unica, per un totale di 108 club (la Conference avrà però 6 partite nel gruppo).L’obiettivo è portare il fatturato totale dai 3,2 miliardi all’anno di oggi a 5 miliardi, il 78% dei quali diventa montepremi (il 16% va a tutto il calcio, il resto all’Uefa)”.