Il presidente della Lega calcio Lorenzo Casini era stato chiaro qualche giorno fa. «Siamo pronti ad applicare, anche in Italia, come al Mondiale, il fuorigioco semiautomatico già dalla ripresa del campionato il prossimo 4 gennaio» aveva detto in un’intervista a Rai Italia. Tutto sarebbe pronto e anche sabato (dopodomani) ci sarà un riunione a Lissone degli arbitri per fare l’ennesima esercitazione al fine di utilizzare il prima possibile il sistema del fuorigioco semiautomatico. Ma? Ma c’è sempre un ma. Perché nel frattempo pare che la Figc, ovvero la Federcalcio che già aveva pensato il tutto con più prudenza, abbia intenzione sì di cominciare come effettivamente ha annunciato la Lega Calcio – e come no – ma semmai di allungare di pochissimo i tempi. Se ne parlerà, questo è certo. Ma sempre di gennaio si tratterebbe: il 27, prima gara del girone discendente. Quindi all’inizio del ritorno. Naturalmente la scelta definitiva sarà condivisa da Lega e Figc stesse con la componente arbitrale – comunque già attrezzatissima – pronta a partire.
Primi in Italia Casini aveva rilanciato l’idea dell’introduzione del “Fuorigioco semiautomatico” proprio in occasione dell’ultimo Consiglio federale, quello che era stato convocato in maniera straordinaria per il caso-D’Onofrio, il cui arresto aveva portato la Figc a portare a sé la giustizia arbitrale. La parte federale è – anche per questo – di fondamentale importanza: e davanti all’annuncio di Casini aveva suggerito prudenza nei tempi. Senza frenate o retromarcia, sia chiaro. Insomma, forse rispetto al 4 gennaio c’è ancora da attendere ma di certo sarebbe un’altra svolta epocale per il nostro calcio. Perché essendo già stato il primo campionato ad aver introdotto il Var (Juventus-Cagliari, 19 agosto 2017, rigore poi parato da Buffon: l’uomo che “batte” la macchina si diceva allora…) ecco che la nostra Serie A diverrebbe anche il primo torneo ad avere il Saot appunto, acronimo di “Semiautomated-offside Technology”, quella che in pochi secondi (dai 5 ai sette) darà la risposta definitiva sulla posizione di un giocatore nello sviluppo di un’azione. Il concetto principale del Saot è quello di stabilire la posizione di un giocatore in appunto pochi secondi utilizzando l’intelligenza artificiale (ma non col “chip” nel pallone, quello solo in ambito Fifa): le 12 telecamere installate nello stadio tracceranno 29 punti di ogni giocatore, indicando la sua posizione in campo con precisione infallibile grazie a 50 fotogrammi al secondo. L’impulso arriverà alla sala-Var (non all’orologio per la “Goal Line Technology”) e l’uomo, in questo caso, tornerà dirimente e decisivo per la definizione di fuorigioco “attivo” o “passivo”. Sarà quindi una bella rivoluzione che è andata in scena in finale di Supercoppa Europea Real Madrid-Eintracht Francoforte, in alcune gare di Champions League (con altri sensori rispetto a quelli inseriti nel pallone), che naturalmente è stata protagonista al Mondiale in Qatar e che venne sperimentata per la prima volta in due partite del Mondiale per Club proprio in Qatar (2021) e nell’Arab Cup.
19 con, 19 senza Il Fuorigioco Semiautomatico, come detto, avrà certamente una componente umana nel finale del suo percorso ma situazioni dubbie e episodi copia-e-incolla come quello accaduto con Candreva-Bonucci verranno annullate, azzerate, spolpate. In pratica, non ci saranno più angoli ciechi, punti bui, zone inestricabili. Ma la domanda da fare è, anche, sul perché ci potrebbe essere un posticipo. Non certo perché la macchina tecnologica non sarebbe pronta (da settimane, ormai, le esercitazioni a Lissone su gare off-line italiane e di campionati stranieri sono andate avanti), ma perché sarebbe forse bizzarro spezzare il campionato in maniera non equa. Vale a dire: perché fare 15 giornate senza Saot e le altre con? La cosa giusta da fare, per equità e come ha valutato la Figc, è che tutto parta proprio dall’inizio del girone di ritorno, avendo quindi alla fine del campionato 19 gare giocate senza e 19 con il Saot. Anche questo è un aspetto che, se davvero tutto verrà posticipato al 27 gennaio, dovrà essere tenuto in considerazione. Fonte: Gazzetta