In questa città dove ogni quartiere ha più di un murale dedicato a Diego, sulle bancarelle spuntano le 10 a strisce bianche e azzurre, sistemate accanto a quelle del Napoli che fu e alle 77 di Kvaratskhelia perché a Napoli c’è un filo che lega il glorioso passato e il presente che può regalare felicità. Si preparano maxischermi davanti ai murales di Diego per assistere domenica alla finale, la sesta della Seleccion. C’è un brivido che l’altra sera, dopo i tre gol alla Croazia, hanno provato anche i napoletani, che collegano scaramanticamente l’eventuale triunfo della Seleccion allo scudetto del Napoli: il primo fu vinto nell’87, undici mesi dopo la Coppa di Città del Messico. L’amore per Maradona, l’affetto per quello che è il suo erede: la città non argentina più argentina vuole il Mondiale.
Fonte: Il Mattino