L’editorialista de La Repubblica Antonio Corbo è intervenuto a Radio Marte in Marte Sport Live condotto da Dario Sarnataro: «Seguendo il Mondiale sulla Rai, proprio quando cominciava ad appassionare, rivelandosi a tratti spettacolare e divertente, su tutti prevale l’attesa del commento di Adani che è stato un modesto terzino e poi ha tentato di fare l’allenatore. Con questo look che ricorda certi dipinti dei “bravi” dei Promessi Sposi, compare in televisione per diventare il cantore accorato e sfrenato di Lionel Messi. L’argentino è un grandissimo giocatore. Parlare, però, di lui accostandolo continuamente a Maradona mi sembra un’offesa non solo alla memoria di Diego ma anche alla logica: ci troviamo tra il più grande calciatore di tutti i tempi, che purtroppo ci ha lasciati, e un giocatore è nel pieno della sua brillantissima attività. C’è qualcosa di anomalo in tutto questo. Il commento di Adani sta diventato un momento da “Blob”. La Rai ci costringe a sentire un uomo che è l’iperbole di se stesso».