In attesa del ritorno della serie A, riprenderà il 4 Gennaio, proseguono i vari campionati, compreso la serie C. Tutti e tre i gironi sono davvero avvincenti e fino alla fine nulla sarà scontato. Tra le compagini bene la neo promossa Gelbison dove milita il centrocampista classe ’94 Giuseppe Fornito che è stato intervistato dal nostro sito.
Dopo l’esperienza al Savoia, ora sei alla Gelbison. Cosa ti ha spinto ad accettare l’esperienza in terra lucana? “Da Gennaio sono alla Gelbison e la squadra era in lotta per la conquista della serie C. Come tu sai non è mai facile salire di categoria e per me è stata la prima volta che ho raggiunto questo traguardo. Devo dire grazie al presidente Maurizio Puglisi che è una persona passionale e mi ha illustrato un progetto importante. Tutto ciò mi ha spinto a dire sì alla Gelbison e cercherò anche quest’anno di ripagare la fiducia dell’ambiente stesso”.
Domenica avete ottenuto un buon pareggio sul campo del Crotone. Siete soddisfatti della prestazione e del risultato ottenuto? “Abbiamo giocato una partita positiva, cercando di ottenere il massimo. Siamo passati in vantaggio con la mia rete, poi loro sono riusciti a pareggiare. Peccato essere rimasti in dieci nel finale, ma nel complesso siamo soddisfatti della prestazione. Crotone e Catanzaro fanno un campionato a parte, ma in entrambe le sfide ce la siamo giocata al meglio e guardando la classifica penso che stiamo facendo un buon percorso. Sabato giocheremo in casa contro il Monopoli e noi cercheremo di giocare al meglio per ottenere il massimo possibile”.
Quanti tifosi vengono a seguire le vostre gare, soprattutto per le mura amiche? “Al momento giochiamo a Pagani, perché è in via di rifacimento lo stadio. Con esattezza non ti so dire quanti tifosi ci vengono a vedere, anche se non c’è distanza tra Vallo della Lucania e la Campania. Posso dirti però che sono molto passionali e ci sostengono per tutta la gara. Di questo noi ne siamo felici e cerchiamo sempre di non deluderli”.
Negli ultimi anni si sono fatti passi in avanti in serie C. Tu cosa faresti per rendere la categoria ancora più appetibile, soprattutto per i tifosi? “Su questo tema non so darti delle risposte certe, anche perché non è facile. Posso dirti però che se dovessero esserci le riforme dei campionati, bisognerà fare in modo che i calciatori giovani possano esprimersi al meglio e che la categoria possa avere sempre più seguito di tifosi. La passione e far crescere i ragazzi per il futuro, sarebbero due elementi importanti per rendere la serie C seguita ancora di più”.
Infine siamo arrivati alle fasi finali dei Mondiali in Qatar. Cosa ti colpisce tecnicamente del Marocco che è tra le prima 4? “Premesso che sto tifando Argentina, perché sarei felice se vincesse Messi dopo una carriera davvero splendida. Sul Marocco dico che mi ha colpito la grinta, oltre che la determinazione nell’aver raggiunto la semifinale. Come calciatore davvero molto interessante Azzedine Ounahi. Il numero 8 che gioca nell’Angers, ha grandi doti tecniche e gioca nel mio ruolo, perciò è un calciatore che mi ha colpito in maniera particolare. E’ una Nazionale che è stata un esempio e vista che è stato un Mondiale strano, non mi sorprenderebbe se dovesse arrivare fino in fondo, anche se la Francia parte favorita”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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