Maurizio Zaccone, scrittore e blogger, ha parlato ai microfoni di Radio Napoli Centrale, alla trasmissione Un Calcio Alla Radio. “A me la difesa dei presunti reati mi inorridisce ancor di più di chi lo commette. Difendere l’indifendibile è sintomatico di uno stile di vita, per chi lo fa, che ti qualifica. A me fa molta più paura dello stile Juventus che lo stile stesso. Gli scandali sono sempre avvenuti, ma l’opinione pubblica si forma con l’informazione. Il mondo dell’informazione ha un ruolo importante, fondamentale e delicato per gli equilibri di un Paese. Il concetto del ‘così fan tutti’ è una grande bugia perché ci sono società che non ricorrono a questi mezzi per far quadrare i bilanci. Ci sono libertà contabili di alcune società che rientrano nei margini della legalità. Un fatto è un fatto e dai fatti è emersa spudoratamente l’arroganza con cui si portava avanti lo stile in casa Juve e noi non ce ne siamo stupiti, la Lega non ha fatto nulla, né la FIGC, è dovuta intervenire finalmente la Procura a far capire che si stava superando ogni limite. La Juventus risponde anche al controllo della Consob, ai propri azionisti, dai bilanci emergevano le carte in regola per poter operare in un certo modo, le indagini stanno dimostrando che non erano così e basta questo. Parlo di sfrontatezza, da profano e non esperto, è paradossale che in una chat WhatsApp venga messa una prova documentata di un reato gravissimo. Il calcio ha bisogno di cadere e rialzarsi. Quando nei primi anni 2000 sono piovuti soldi per le prime pay-tv, quei soldi sono stati utilizzati per supervalutare i calciatori, pagare i procuratori ed è andato tutto il sistema a rotoli. È irreale che un calciatore guadagni più di quanto fa guadagnare alle società. Le serie minori devono essere economicamente aiutate dal CONI a discapito di chi spende e spanda milioni di euro che non restano nel calcio: procuratori, maxi-ingaggi, non vanno a finire nel sistema calcio. I mercati, in genere, si autoregolamento: nessuno ha interesse a perdere e non c’è mai bisogno del fair play finanziario, tranne che per il calcio che ha drogato il mercato. È la prima volta che esce uno scandalo dalla Magistratura e tutti aspettavano quando sarebbe successo”.