Lozano a Napoli con Politano fa il gioco della staffetta: una volta inizia titolare uno, una volta l’altro. Ma col Messico, la formazione quasi la fa lui. Nel senso, che è la stella. Messico manca la qualificazione agli ottavi per la differenza reti peggiore rispetto alla Polonia ed è per questo motivo che hanno ancor più un peso maggiore il suo proverbiale, modesto, fiuto per il gol. Doveva tirare la carretta nell’attacco della nazionale dì Martinez. E non lo fatto. Per certi versi, in ottica rinnovo, meglio così: difficile potersi sedere al tavolo del prolungamento del contratto col Napoli dopo questo ruolo di comparsa. Zielinski, invece, ha la grande gioia per il gol contro l’Arabia, ma anche la grande amarezza per la clamorosa occasione sfumata contro la Polonia. A sorpresa gioca quasi da seconda punta, ma non sempre riesce ad essere realmente a suo agio. Chi sembrava un sosia, in realtà è stato Anguissa: i suoi muscoli avrebbero fatto comodo al Camerun, ma davvero bisognava esporre il cartello missing. Attira le attenzioni solo per la lite con Eto’o e il resto della squadra. Pesano troppo gli errori del napoletano nella sfida terminata sul 3-3 contro la Serbia. Non ci pensi più, lo aspetta il Napoli.