Carmignani, ex Napoli: “Meret? Ha avuto la sfortuna di giocare poco”

Pietro Carmignani, ex portiere del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Napoli Centrale, alla trasmissione Un Calcio Alla Radio.  “Mi chiamavano Gedeone che è il difensore di una città, un nome biblico passato come un grande condottiero. Poteva essere anche un personaggio di un cartone a fumetti. Non so perché o per come mi venne affibbiato questo nome, ma ci sono rimasto attaccato. Giocavo a Como e avevo 18 anni, avevo 18 anni ed il naso un po’ spiccato, l’allenatore mi mise quel nome per la prima volta. Da lì in poi tutti mi chiamavano Gedeone. Quando arrivai a Napoli c’era Fiore presidente, la Juventus voleva prendere Zoff e quindi il Napoli me come sostituto. Non andò in porto la trattativa e quindi mi prese la Juventus, l’anno dopo ci fu il cambio più soldi. Albertosi o Zoff? Albertosi era più elegante, una classe innata. Zoff era uno che arrivava sempre dappertutto, con grande volontà e tenacia. Erano due idoli entrambi. Un tempo si giocava diversamente. Oggi non mi piacciono i portieri, non escono più, prendono gol tutti dentro la porta, non sono mai propositivi. Una volta c’era l’usanza di dire che la palla nell’area piccola era tua e se fosse stata lunga si sarebbe potuto uscire anche sul dischetto. Uno ogni tanto esce, ma non come una volta. Gioco podalico? È buono e producente se lo effettui in maniera verticale, cioè se il portiere riesce a superare la prima linea di sbarramento avversaria. Meret? Mi piace molto. Ha avuto la sfortuna di giocare poco e di aver avuto degli attori che gli hanno preferito uno che sapesse giocare bene anche con i piedi”.

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