Ecco le principali domande che probabilmente si stanno ponendo i questi giorni i tifosi juventini, dopo le dimissioni del presidente Andrea Agnelli e la richiesta di rinvio a giudizio per 12 indagati (più il club).
1 Perché nella relazione finanziaria del club si parla del rischio di «non essere in grado di partecipare alle competizioni nazionali e/o europee»?
Nella relazione finanziaria di una società quotata in Borsa è prassi che ci sia una parte dedicata ai potenziali rischi per il club. «Il gruppo è esposto al rischio di sanzioni, esclusione o limitazione all’accesso alle competizioni Uefa in ragione degli sviluppi del contenzioso relativo al progetto Superlega», si legge. Viene segnalato anche il procedimento aperto dall’Uefa il 1° dicembre «volto alla verifica del rispetto delle Uefa Club Licensing and Financial Fair Play Regulation». Il club avverte gli azionisti che la Juve, nei casi più gravi, potrebbe «non essere in grado di partecipare alle competizioni nazionali e/o europee» se non fosse nelle condizioni, in futuro, di rispettare appieno i parametri del fair play finanziario.
2 Tutto questo nasce dall’inchiesta Prisma?
Sì. L’inchiesta, partita a maggio 2021 e condotta da un pool di magistrati della Procura di Torino (Mario Bendoni, Ciro Santoriello e l’aggiunto Marco Gianoglio) ha messo nel mirino i bilanci della Juventus di tre stagioni, 2019 al 2021, che secondo l’accusa sarebbero stati truccati con plusvalenze artificiali e le due «manovre stipendi» (dilazioni delle mensilità in epoca Covid che per gli inquirenti non è stata adeguatamente contabilizzata). Nei giorni scorsi è stata presentata richiesta di rinvio a giudizio per 12 indagati (tra cui Agnelli, Nedved, Arrivabene e l’ex Paratici) più la Juve con 4 capi d’imputazione: manipolazione del mercato, false comunicazioni sociali, emissione di fatture false e ostacolo all’esercizio della vigilanza. Si attende, che venga fissata l’udienza preliminare, probabilmente tra gennaio e febbraio 2023.
3 Perché Andrea Agnelli si è dimesso?
Come si legge dalla relazione del collegio sindacale del club, «nella seduta del 28 novembre, tutti i membri in carica del consiglio di amministrazione, considerata la centralità e la rilevanza delle questioni legali e tecnico-contabili pendenti, hanno dichiarato di rinunciare all’incarico». In sostanza sono sorte delle divergenze sul bilancio 2022 e sulle modifiche da apportare dopo i rilievi fatti dalla Consob e dalla Procura di Torino.
4 Perché Deloitte ha presentato un giudizio con rilievi sul bilancio 2022?
Per quanto il bilancio sia conforme e redatto a norma di legge, per revisori e sindaci non è stato conteggiato l’effetto delle manovre stipendi: in questo modo la perdita dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2022 risulta sovrastimata di 44 milioni di euro così come il patrimonio netto sovrastimato per 5 milioni. La Juventus ha replicato di non condividere i rilievi.
5 La Uefa può escludere la Juve dalle coppe?
Sì, qualora l’organo di amministrazione della giustizia di Nyon ravvisi gravi violazioni rispetto ai principi del fair play finanziario. La Juventus, come altri club italiani, ha già raggiunto un’intesa con la Uefa sulla base dei bilanci attuali. A questo proposito Javier Tebas, numero uno della Liga, ha chiesto al presidente Uefa Ceferin sanzioni immediate contro la Juve, forse anche per spingere la nuova dirigenza a uscire dalla Superlega.
6 Come si muoverà la giustizia sportiva?
La Juventus è già stata assolta in primo e secondo grado della giustizia sportiva sulle plusvalenze, ma ora il procuratore della Figc, Giuseppe Chiné, dopo essere entrato in possesso degli atti relativi alla chiusura delle indagini dell’inchiesta Prisma, ha aperto un nuovo fascicolo sulla «manovra stipendi», la mossa attraverso la quale il club, secondo l’accusa dei pm di Torino, ha comunicato alla Borsa un taglio degli stipendi di 90 milioni, quando in realtà il «risparmio» sarebbe stato limitato a 22. Secondo l’art. 31 del codice di giustizia sportiva, la Juve rischia da un’ammenda fino alla penalizzazione di uno o più punti in classifica.
7 Come si difende la Juventus?
Sulle plusvalenze la Juve ha sottolineato in più occasioni che «due sentenze della giustizia sportiva hanno già riconosciuto la piena regolarità contabile da parte della società». Quanto alle manovre stipendi, il club sostiene che non vi fosse certezza dell’obbligo di corresponsione della quota non ancora versata ai calciatori, ma che la cifra era subordinata alla ripresa o alla disputa dei campionati in tempi di pandemia.
8 L’inchiesta potrebbe allargarsi anche ad altri club?
Sì: la Procura di Torino ha evidenziato «opacità nei rapporti» con Atalanta, Sampdoria, Sassuolo, Empoli e Udinese. Potrebbero sorgere profili di responsabilità sportiva e penale: in caso di ipotesi di reato, potrebbero essere coinvolte le procure di competenza.
Fonte: Gasport