Davide Sesa, ex azzurro, è intervenuto a Radio Marte in Marte Sport Live condotto da Dario Sarnataro:
«Il mio ricordo del ritiro a Tunisi col Napoli nel 2002? Beh, fu quantomeno strano e sicuramente non produsse nulla. Il clima era diverso dall’Italia, faceva caldo, lavorammo anche molto ma quando tornammo in Italia non riuscimmo a dare una sterzata al difficile campionato di B, in cui ci saremmo poi salvati mesi dopo, quasi alla fine. Ricordo che passammo un Capodanno tristissimo, chiusi in camera, andai a letto verso le 23, perchè in quell’albergo non c’era niente. Era l’hotel della squadra locale… Penso che i ritiri in quei casi non servono: fu quasi un ritiro punitivo e quando c’è crisi c’è il rischio che siano peggiorativi e non migliorativi. In ogni caso quel Napoli, che nel 2004 sarebbe fallito, aveva problemi molto più profondi. Il Napoli attuale è invece una macchina perfetta, gioca bene, ha fame e ha una rosa ampia: sul mercato non toccherei nulla, anche per non alterare gli equilibri attuali dello spogliatoio. Mi auguro che il Napoli possa tornare a marciare, perchè la città merita un trionfo del genere. La mia Svizzera? Oggi si gioca il passaggio agli ottavi, sarà una piccola finale contro la Serbia molto combattuta. La favorita al Mondiale resta comunque la squadra del Brasile».