Il Napoli in ritiro sta iniziando in pratica una nuova preparazione per lanciare un nuovo sprint nella corsa scudetto. I numeri degli azzurri sono da urlo in queste prime 15 partite, circa il 40% del campionato. Sia in attacco che in difesa. Come sottolinea il sito di Trasfermarkt, uno dei siti di riferimento del web per quanto riguarda il valore di mercato dei giocatori, il merito è dei nuovi arrivati ma anche di diversi elementi della vecchia guardia. Se come si dice gli scudetti si vincono in difesa, il Napoli è messo bene perché è la squadra con meno tiri subiti (43). Kim, in questo senso, non ha fatto rimpiangere Koulibaly. Come Kvaratskhelia ha preso degnamente il posto di Insigne. E gli azzurri sono capolista per quanto riguarda il numero di dribbling e quelli di xG, i famosi expected gol, ovvero le occasioni create assegnando a ogni tiro una probabilità di essere convertito in rete, in base alle informazioni contenute negli event data, di cui quella di gran lunga più importante è la posizione del tiro. Altra chiave del successo del Napoli è la pressione alta, con il numero più alto di palloni conquistati sulla tre quarti offensiva. Merito di Osimhen ma anche di Lobotka che fa muovere all’unisono la squadra attorno a lui, che arriva al 94% di passaggi completati (il quinto in serie A, ma con una mole incredibile di palloni giocati). E che il Napoli sia squadra che si muove compatta e con passaggi corta si nota anche dal fatto che gli azzurri sono penultimi in Italia per lanci lunghi (55, sei in più del Verona ultimo in questa graduatoria). E i passaggi lunghi costituiscono solo il 16,5% di quelli provati dal Napoli in partita. In attacco non è un mistero che la squadra di Spalletti, nonostante possa contare sul capocannoniere Osimhen, sia quella che manda in gol più giocatori della rosa (13, contro i 12 di Inter, Udinese e Atalanta). E nei primi quattro posti per azioni da gol create troviamo tre azzurri: Kvara, Politano e Zielinski. Un bel luogo comune ci diceva che Meret non sa giocare con i piedi, che entra in difficoltà nel palleggio e nella costruzione da basso. Il portierone azzurro è quello che meno si ripara nei lanci lunghi, quelli oltre i 35 metri. Segno che anche il friulano ormai a pieno titolo fa parte della macchina da gioco creata da Spalletti quest’anno. Tanta tecnica, ma anche tanto carattere, a dimostrazione che la fragilità mentale degli anni scorsi è sparita. Il Napoli va anche in svantaggio, ma rimonta sempre. Il Napoli con le sue furiose rimonte ha conquistato 12 punti, secondo in questa classifica dietro l’Udinese: i bianconeri di punti ne hanno totalizzati 15, ma in ben dieci occasioni in cui si sono trovati in svantaggio, non riuscendo sempre a rimontare. Il Napoli, invece, nelle quattro gare in cui si è trovata sotto, è sempre riuscita a sovvertire il risultato. Ed è stata la squadra di serie A a trovarsi meno volte in svantaggio, insieme alla Lazio a cui però solo una volta è riuscita la rimonta. Fonte: Il mattino