«How are you?». Ma come sta lui, con la solita faccia da scugnizzo, quel sorriso largo che racconta la leggerezza e l’incedere romanticamente spensierato? L’alba del nuovo giorno, il 30 novembre, sa di vecchio, ma mica poi tanto, perché da Castel Volturno, casa sua per più d’un decennio, Lorenzo Insigne è uscito a maggio scorso: poi, si sa, certi amori fanno strani “tiraggiro” ma alla fine, anche se per un saluto rapidissimo, tornano. E il capitano, il simbolo, la bandiera, ma pure il principe azzurro, avendone la possibilità, è andato ad abbracciare il “suo” Napoli, partendo da Luciano Spalletti, una squadra che gli è appartenuta per davvero, con la quale ha condiviso un tempo lungo, varie gioie e pure le inevitabili delusioni: è il calcio ma è anche la vita e ci sta.
Si parte. Il raduno, prima della partenza per la Turchia, è dunque scivolato via sotto gli occhi di Insigne, salutato dai compagni sui social (Osimhen: «il re ci ha fatto una visita a sorpresa, è bello rivederti»), e poi adagiato in seduta annunciata invece da Simeone con il tweet del Napoli: «Siamo tornati in campo». La faranno anche oggi, non appena metteranno piede ad Antalya, e poi sino al 12 dicembre, attraverso un programma che dovrà accompagnare all’Inter e al 4 gennaio attraverso una mini-preparazione mirata.
Fonte: CdS