L’avvocato e procuratore sportivo, Tommaso Mandato, è intervenuto in esclusiva ai microfoni de Il Napoli Online.
Di seguito la seconda parte dell’intervista di Tommy Mandato ai nostri microfoni:
Sul Napoli –
“Rimango molto ottimista e positivo perché il Napoli è stato bravo nel guadagnare un vantaggio che gli darà la possibilità di poter gestire quasi del tutto la seconda parte di stagione.
Gli darà la possibilità di gestire gli scontri diretti, cosa non possibile per le inseguitrici che sono costrette a vincere non dico tutte le gare ma quasi se vogliono rientrare nel discorso scudetto. La squadra è motivata alla grande e non sarà un mese di stop a fermare gli azzurri verso un’impresa che diventa sempre più possibile. Questo darà ulteriore carica ai ragazzi, Spalletti e a tutto l’ambiente napoletano”.
Tema vice Di Lorenzo, complice anche l’infortunio di Mazzocchi il Napoli cambierà strada sul mercato per dare una riserva affidabile al capitano. Prenderesti un nuovo terzino destro o daresti fiducia fino alla fine a Zanoli?
“Il Napoli è stato talmente perfetto che sono certo che non verrà ritoccato, al 99% si darà fiducia a Zanoli come vice Di Lorenzo. In questo mese di sosta più che a trattative l’attenzione si focalizzerà sui rinnovi importanti che potrebbero essere utilissimi sul futuro del Napoli. Sono sicuro che Giuntoli e il suo staff stanno guardando anche in prospettiva, cosa che il Napoli sta facendo negli ultimi anni. Non credo sinceramente che possa esserci in questo momento un investimento che vada a toccare lo scacchiere del Napoli che finora ha risposto veramente alla perfezione su tutti i fronti.
Chiudiamo con Maradona, domani 25 novembre 2022 saranno due gli anni senza Diego. Tu che l’hai conosciuto cosa ha rappresentato per te?
“Per me così come per tutta la mia generazione, Diego ha rappresentato il calcio. Parlare di Diego vuol dire parlare di calcio, di pallone. Abbiamo vissuto qualcosa di inimmaginabile ai nostri tempi ma anche nei tempi attuali. Il calciatore più forte del mondo che per anni ha deliziato Napoli. Io ho avuto la fortuna di incontrarlo su un campo di gioco, per cui il mio amore nei suoi confronti è diventato un’adorazione. Nell’appellativo di D10S c’è tutto. Al di là delle contestazioni fatte all’uomo Diego che lasciano sempre il tempo che trovano, credo che non sia giusto limitare la sua grandezza al mondo giocato. Sono stato testimone come altre persone di tanti eventi in cui Diego ha messo dentro il cuore. Diego è stato uno dei pochi idoli immortali, sia nello sport che nella vita”.
Intervista a cura di Simone Di Maro
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