Vince la Polonia sull’Arabia Saudita per 2-0 e vede gli ottavi (ma sarà decisiva la gara con l’Argentina dove basta un pareggio). Decide Zielinski nel primo tempo («è il gol più importante della mia vita«) con Szczesny che para un rigore. Nella ripresa l’attaccante del Barcellona, Lewandowski segna per la prima volta in un Mondiale e chiude la gara. Con la rete di Zielinski sono 13 i gol napoletani in una fase finale del Mondiale. Il diagonale all’impietrito Galli, il 5 giugno del 1986. Come il primo passo sulla Luna. O giù di lì. Firmato Maradona. E chi, se non D10s. Dal primo gol napoletano a quello di ieri di Zielinski, sono passati 36 anni e mezzo. Un’era geologica. Tredici reti, da quella rete di Maradona a Puebla a quella di Zielu. Nel mezzo, una infinità di emozioni. Perché le prime reti napoletane coincidono proprio con quelle del Pibe de Oro, compresi il gol di rapina, da ribelle, violando le regole e quello dopo, un gol di bellezza, ristabilendo le regole, il più forte che si beve i più deboli, nel pomeriggio della leggenda contro gli inglesi. Poi la doppietta al Belgio e il trionfo finale. Quattro anni più tardi è Careca, in Brasile-Svezia a firmare una doppietta e allungare l’elenco dei gol made in Napoli, se così si può dire. Bisogna poi attendere ben vent’anni per trovare un altro marcatore del Napoli: è l’edizione 2010, quella in Sud Africa, è arriva anche il nome di un marcatore italiano, quello di Fabio Quagliarella nel 2-3 con la Slovacchia che non evita l’eliminazione dell’Italia. Si va in Brasile, anno 2014. Il Napoli di Benitez è ben rappresentato (ben 8 azzurri nella fase finale: un record) e infatti vanno a segno in tanti: Mertens (con Algeria) Dzemaili (gol svizzero contro la Francia) e infine Higuain che è vero che fece gol al Belgio ma poi arrivò in finale contro la Germania commettendo, probabilmente, uno degli errori più clamorosi solo davanti alla porta. Mertens, nel 2018, tiene in alto la bandiera napoletana, sia pure con un unico gol col Belgio (a Panama). Ora la rete di Zielinski, che è al secondo mondiale che gioca da napoletano. In tutto, sono stati 33 i calciatori convocati del Napoli che hanno giocato a una fase finale. E di questi, solo 8 italiani. Il primo in assoluto, Totonno Juliano che, vero, venne convocato pure nel 1966, ma in campo, sia pure per 16 minuti, è sceso solo nella finale dell’Azteca del 1970.
Fonte: Il Mattino