Tempo ce n’è, però meglio non perderne troppo: i giorni volano, gli anni sfilano via e non c’è voglia di starsene con le mani in mano, standosene dentro quel limbo misterioso. Frank Anguissa se ne è andato al Mondiale con il suo contratto nuovo di zecca persino nella formula: scadenza 2025, opzione per il Napoli per un rinnovo biennale sino al 2027, e un sorriso che ha accompagnato la firma. Ma quello è stato l’inizio di quest’era moderna che funge da spartiacque tra il passato e il futuro, la distanza netta tra ciò ch’è stato e quel che sarà: una volta, e neanche chissà quanti mesi fa, per Insigne, Mertens e Ospina (e prima per Hysaj e Maksimovic), le scadenze servirono per chiudere un cerchio, e anche un’epoca, e rinfrescare l’età media di una squadra improvvisamente invecchiata su se stessa. E ora che invece è nato un ciclo, Anguissa (25 appena compiuti) rappresenta uno dei pilastri sui quali adagiarsi. Domani alle ore 11,00 debutto con il suo Camerun contro la Svizzera.
Fonte: CdS