La gara sa di derby da gustarsi pensando a ciò ch’è stata questa rivoluzione prima strisciante e poi travolgente che però è germogliata nel giardino di Castel Volturno, tra gli scatti di Lozano e i ricami di Zielinski, il profumo delicato di un’idea che sa di fresco e che ha appena raccontato a The Players’ Tribune con una lettera toccante, dedicata a se stesso e alla sua gente. «Sono felice di essere qui, perché grazie al chirurgo sono rimasto fuori soltanto tre mesi. Ma molti medici hanno detto che essere sopravvissuto è stato un dono. In questi anni, con il Messico, abbiamo vissuto cose belle e altre un po’ meno, ma siamo lo stesso Paese, siamo 130 milioni che vorranno godersi questo Mondiale. Proveremo gioia tutti. E se voi ci crederete, noi ci crederemo. Anche quando siamo lontani io vi sento. Io vi ho sentito. Facciamo tremare la terra». Cos’altro può far paura ad un uomo che ne ha vissute così tante?
Fonte: CdS