A. Forgione: “Le discussioni sul Mondiale dovevano farsi prima; il Napoli non sarà la Bella Addormentata”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Angelo Forgione, scrittore e blogger: “I Mondiali sono una vetrina importante, ci sono gli occhi puntati del mondo ed è un’ottima opportunità per dare messaggi ai propri governanti. Discussioni su questo Mondiale si sarebbero dovute fare molto prima, la questione della fascia si risolve parlando di diritti negati contro ogni forma di discriminazione senza andare nello specifico delle comunità LGBTQI+, ci sarebbe molto da discutere, ma andava fatto molto prima. Per quanto riguarda l’Iran, sicuramente c’è da preoccuparsi, c’è da sfidare i governanti e i calciatori prendono la palla al balzo. A me questo Mondiale interessa da un punto di vista della cronaca sportiva, mi rendo conto che non sono il massimo dell’entusiasmo, non credo ci sia mai stato un Mondiale in cui tutti sperino che terminino quanto prima. Indagini sul Corsiero del Sole? Proseguono, ho trovato una stampa d’epoca che riproduce quella che era la conformazione dell’antico largo dove oggi c’è la guglia di San Gennaro. Ribadisco ancora una volta che quel cavallo è stato apposto sullo stemma del Napoli nel 1926 e quello rampante viene apposto su una vettura della Ferrari nel 1932. Napoli Bella Addormentata? Assolutamente no, rassicurato da Spalletti in persona, quando a Dimaro ha parlato di una preparazione su una prima fase della stagione racimolando quanti più punti possibili e poi un richiamo affidandosi a Sinatti, un mago del settore, per gli altri due terzi di campionato. Contratto Spalletti? Ci sono sirene che cominciano a suonare, meglio evitare problemi come in passato. Spalletti ha più volte ammesso di voler essere fautore di un nuovo ciclo. Voci su Maradona? Mi disgusta che vengano fuori adesso che è defunto e non può intervenire, né darci delucidazioni in merito, le vedo di cattivo gusto. È vero che Maradona era stato preso dalla Juventus nel 1980, poi bloccarono i calciatori che dovevano giocare il Mondiale, ci tornarono due anni dopo, ma Agnelli e Boniperti lo scartarono ritenendo che non aveva il fisico per fare carriera. Maradona ha fatto il suo percorso andando a Barcellona, sposando il Napoli e diventando napoletano, successivamente ha rifiutato la Juventus e il Milan”.

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