Sono ufficialmente iniziati i Mondiali di calcio. L’Italia, ancora una volta, sarà assente e anche gli addetti ai lavori, come i semplici tifosi scelgono un’altra squadra per cui tifare. L’Argentina è quella con più estimatori. Sul Cds si legge:
Marco Baroni: «Vorrei l’Argentina campione. Primo perché è il primo mondiale dopo la morte del mio amico Diego Maradona. Poi perché sono curioso di vedere questo 4-3-3 tutto qualità con Di Maria, Lautaro e Messi. Infine: essendo mancato il tempo per prepararlo sarà un mondiale dove la differenza la faranno i singoli. E l’Argentina eccelle in questo senso».
Roberto De Zerbi: «Sono da sempre tifoso del Brescia per tradizione familiare e seguo la mia squadra del cuore anche a distanza. Ai Mondiali tiferò Argentina e mi piacerebbe vedere Mac Allister (suo giocatore al Brighton, ndr) protagonista con Messi, ma se dovesse vincere l’Inghilterra ne sarei molto felice lo stesso. Perché gli inglesi mi hanno accolto benissimo»
Eusebio Di Francesco: «Credo che dopo tutta la sua straordinaria carriera mi piacerebbe che vincesse l’Argentina di Leo Messi perché se lo merita. Senza Italia non parlerei di tifo, ecco, ma la mia simpatia va alla nazionale di Scaloni perché mi piacerebbe il trionfo di un campione come Messi».
Alessio Dionisi: «Farò il tifo per la Croazia e non vi nascondo che il mio sarà un tifo fortemente interessato, perché è stato convocato un mio calciatore del Sassuolo, Martin Erlic, un difensore centrale che merita tante attenzioni, oltre a essere un ragazzo eccezionale, la mia speranza è che riesca anche a ritagliarsi qualche spazio. Poi guai a non tenere conto di quella che è la grande qualità tecnica di questa Nazionale».
Francesco Guidolin: «Nonostante tifassi Italia e pregassi per i gol di Riva, ho cominciato ad amare il Brasile dalla finale dei mondiali del 1970 in Messico. Jairzinho, Gerson,Tostao, Pelé, Rivelino sono stati immensi, unici, quante volte me li sono sognati. Il calcio brasiliano è fantasia, è qualità ma non è solo esteticamente bello, c’è anche concretezza. Il mio tifo è per loro».
Beppe Iachini: «Il mio cuore si divide. Da una parte l’Argentina, perché c’è Paulo Dybala che ho avuto a Palermo e German Pezzella che ho allenato a Firenze. Dall’altra dico Serbia, perché in viola ho avuto Milenkovic e Vlahovic».
Cristiano Lucarelli: «Farò il tifo per chi giocherà meglio. E sapete da chi mi aspetto un grande calcio? Più che dalle grandi Nazionali me lo aspetto dal Belgio, che non avrà particolari pressioni e tensioni addosso e di conseguenza potrà evidenziare tutte le sue qualità tecniche avendo calciatori molto forti. Non so se potranno avere o quando potranno avere Lukaku ma De Bruyne ed Eden Hazard sono una garanzia».
Renzo Ulivieri: «Farò il tifo per il Senegal e vi spiego perché: una mia figlia è sposata con un senegalese e ho 5 nipoti, che sono nati in Italia ma che spesso vanno in Senegal, avendo là i nonni. Sono molto curioso, perché fisicamente e tecnicamente erano già bravi e ora sono cresciuti anche tatticamente, considerato che tanti calciatori giocano nei grandi campionati europei».