Meno di un minuto di intervento per vederci meglio. E i tempi, per chi lavora anche sulla velocità di reazione come Ciprian Tatarusanu, possono fare la differenza. Nei prossimi giorni, il portiere rossonero si godrà le vacanze al sole delle Maldive per poi ripresentarsi a Milanello agli inizi di dicembre, ma prima di partire con la famiglia si è sottoposto a una operazione agli occhi e correggere così l’astigmatismo misto elevato di cui soffriva: l’intervento, eseguito lunedì a Milano dal dottor Angelo Appiotti con la tecnica “Femtolasik custom PSP” (studiata per gli sportivi professionisti) è perfettamente riuscito e Tata, al primo controllo post-operatorio, aveva già un visus naturale di 16/10. Nessun fastidio e soprattutto la possibilità immediata di praticare qualsiasi attività: per capirci, il vice Maignan avrebbe potuto giocare anche oggi, se il calendario non fosse congelato causa Mondiale. La tempistica, del resto, è tutt’altro che casuale: «Ciprian ha scoperto del difetto visivo un anno fa — racconta Appiotti —, quando era venuto da me per accompagnare la moglie. Lo visitai e mi accorsi del problema: non utilizzava nessuna correzione, ma riusciva a convivere con l’astigmastismo tramite accomodazione. In poche parole, compensava con una messa a fuoco spontanea, strizzando gli occhi». Non succederà più, e soprattutto i benefici dell’intervento — concordato ovviamente con il Milan — incideranno nettamente sulle performance del romeno: «La percezione di un oggetto, ad esempio un tiro da lontano, arriverà molto più velocemente. Questo permetterà una risposta occhio/mano migliore e ridurrà l’incidenza degli infortuni, con risposte muscolari più rapide».
Anche Simone Tatarusanu è solo l’ultimo di moltissimi atleti professionisti che si sono avvalsi di questa tecnica “personalizzata”, sviluppata dal chirurgo refrattivo nei primi Anni 90 e perfezionata in oltre trent’anni di esperienza. Tra gli sportivi operati da Appiotti, ci sono Kakà (miopia e astigmatismo corretti nel 2007, l’anno del Pallone d’oro, ma chi non ricorda il suo arrivo a Milano con gli occhiali da studente nel 2003?), altri ex rossoneri come Ambrosini, Abate e Borriello e, tra gli altri, gli sciatori Federica Brignone e Christof Innerhofer: «Anticipare con la vista le irregolarità della neve a 150 chilometri orari ti permette di guadagnare centesimi di secondo, preziosissimi nello sci», dice Appiotti. L’intervento di Tatarusanu è durato una ventina di secondi per occhio: «L’ostacolo, con un calendario fitto come quello della stagione calcistica, è più che altro organizzativo. Occorre trovare il momento». Oppure fare come Simone Inzaghi, che l’anno scorso ha risolto un problema di ipermetropia: «Aveva di fronte molte partite ravvicinate con l’Inter: decise di operarsi nello stesso giorno della visita».
Fonte: Gasport