“La vera sorpresa è il Napoli, nessuno pensava fosse a questi livelli. È diverso per gioco e qualità individuale. Stupisce la tranquillità che riesce a mettere accanto all’ordine, è pieno di movimenti che aprono continui corridoi sul campo. Spalletti è bravo ma non è una novità, ha sbagliato pochissimo in carriera. Arrivava quarto all’Inter quando l’Inter era da quinta-sesta posizione. È stato vicino allo scudetto con una Roma non ancora all’altezza. La sua differenza naturale si accoppia oggi a giocatori di stili diversi che si completano a vicenda. È una costruzione da vecchio calcio italiano intelligente. Il Napoli gioca soltanto in verticale e si muove con sincronia, ma in più ha giocatori fuori scala come Osimhen, Anguissa, Kvaratskhelia, Lobotka, l’ultimo Zielinski, diventato un 10 autentico, lo stesso Kim, Di Lorenzo. E pochi hanno riserve come Elmas, che sembra Insigne, o Raspadori”.