Le pagelle del Corriere dello sport edizione Campania:
Kvara 9 – La perla che l’asse Giuntoli-Micheli scova nel mare magnum d’un football attraversato con competenza. Perché chiedersi dove possa arrivare, se in quel genio non si intravedono limiti? Dategli un pallone, inventerà un dribbling.
Elmas 7 – Tra Bergamo e l’Udinese dà il meglio di sè, ma non solo per i due gol (che sono belli): l’interpretazione, dovendo sostituire Kvara, è viva ed articolata attraverso movimenti che consentono di addobbare le due fasi.
Simeone 7,5 – Le statistiche lo raccontano meglio di qualsiasi altro discorso: sei gol in appena 386’ e sono prodezze pesanti, come a Milano, come a Cremona, come con il Liverpool. In panchina ma per modo di dire, perché è parte integrante.
Raspadori 7 – Ha davanti Osimhem e quando il nigeriano si ferma ha la capacità di cancellare quell’assenza pesante. Un investimento che ha un senso e che ne dà un altro in prospettiva, perché il golden boy ha appena 22 anni.
Osimhen 9 – Va oltre i numeri – sono dieci gol tra campionato e Champions – e va al di là del bene. È un’Iradiddio, un assatanato, una proiezione fantascientifica dell’attaccante moderno, qualcosa di sovrannaturale. Il calcio che verrà e che non è solo forza della natura.
Lozano 7 – S’attacca alla fascia, la demolisce con gli scatti che fanno male, diventa l’uomo in più da spedire per spaccare le linee e per costruire a campo largo. Un missile terra-terra che demolisce e che sta nel dualismo con Politano con signorilità.