Il commento di A. Barbano sul cds:
“La perfezione è una corsa sul confine della bellezza e del coraggio. Ma, appena un passo oltre l’acme, c’è il precipizio. Il
La perfezione non è un privilegio, ma un fardello. La leadership non è un titolo, ma un compito. Questo dirà Spalletti ai suoi ragazzi, commentando le immagini di Napoli-Udinese, prima di congedarli per due settimane di riposo. Con tutti gli elogi del caso, intendiamoci. Perché, prima del black-out finale, ci sono 78 minuti di sublime egemonia, nella quale la
La sua espressione più nitida è il gol di Elmas, assai più dello stesso capolavoro balistico del raddoppio di Zielinski. Anzitutto perché il polacco è un fuoriclasse e il macedone una promessa. E se una promessa gioca da fuoriclasse, vuol dire che la squadra intera ha una riserva di qualità supplementare spendibile in qualunque momento. E poi perché la dinamica dell’azione mostra tutto intero il livello di sofisticatezza di cui il Napoli dispone in fase offensiva: imbeccato da un felice corridoio di Anguissa, Elmas affonda in verticale e con una finta lascia di sasso Bijol, poi accarezza il pallone dall’alto, lo trascina in avanti con la suola della scarpa per nasconderne la visione a Silvestri in uscita, e trafigge il portiere sul primo palo con un calcio sferrato
Un pari dopo dieci vittorie non dovrebbe essere una tragedia. Ma un pari prima di due mesi di pausa porterebbe un carico di incertezza e di ansietà con cui il Napoli proprio non si attende di fare i conti. Perciò quei dodici minuti che mancano, dal secondo gol di Samardzic alla scadenza del recupero, sono una prova di gestione della paura, che il Napoli dovrà in questi giorni studiare a iosa, discutere in una sorta di seduta psicanalitica di gruppo, e prepararsi a risolvere meglio di quanto abbia fatto ieri al Maradona. Sono i compiti per le vacanze. Chi s’illuda che i primi della classe ne siano sottratti, sbaglia di grosso. E a convincerlo dell’errore, c’è da giurarci, ci penserà il maestro Spalletti.
Fonte: CdS