K. Kvaratskelia: “Maradona? Onorato ma paragone inavvicinabile. Spalletti umanamente un grande”

L'esterno georgiano parla anche di Kim e dei dribbling alla pagina ufficiale della Lega calcio

Questo pomeriggio non scenderà in campo per la terza gara di fila, a causa del problema alla schiena, ma è stato in questa prima parte di stagione uno degli artefici del primo posto in classifica del Napoli. Si tratta di Kvicha Kvaratskelia che ha parlato attraverso il sito ufficiale della Lega calcio. “Ammetto che mi piace molto avere il pallone fra i piedi: a volte probabilmente esagero, ma è una cosa su cui sto lavorando. Mi piace davvero tanto giocare palla al piede, ma non voglio neanche che questo diventi controproducente. L’importante è essere utile alla squadra: con e senza il pallone. Il soprannome Kvaradona? Per quanto riguarda i paragoni che son stati fatti con Maradona, penso che nessuno possa essere paragonato a lui: è stato una leggenda del calcio. Sarà molto difficile vedere giocare in futuro un giocatore come lui. Ma è ovvio che sono molto contento quando mi paragonano a lui: significa molto per me e mi fa sentire ancora di più la responsabilità. Quando ti accostano ad un giocatore del genere, non puoi che essere orgoglioso e felice. l rapporto con Spalletti? Voglio sottolinearne l’umanità e la grandezza come persona: sin dal primo giorno, mi ha sempre parlato e spiegato le cose: imparo molto da lui e ho notato di essere già cresciuto. Tatticamente ho imparato tanto e voglio continuare a imparare ancora: Luciano Spalletti è un grande allenatore. Mi dice sempre che devo fare di più, che non devo accontentarmi e che devo giocare un po’ di più insieme ai miei compagni. Cosa ne penso di Kim? Ci tengo a dire che è una persona meravigliosa, che porta grande positività nello spogliatoio: difficile restare seri quando sei con lui, ama scherzare molto! Per quanto riguarda il campo, è un difensore fortissimo. Per me è uno dei migliori al mondo: se c’è lui dietro in difesa, sei in una botte di ferro! Sai che fermerà l’attaccante e non farà segnare gli avversari. Per questo è un difensore straordinario, per questo è uno dei migliori al mondo”.

La Redazione

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