La difesa ad oltranza del “fortino” s’è rivelata efficace per quasi 70’, poi l’ha fatta saltare il “grimaldello” Lozano, subentrato da una manciata di minuti. I suoi sono riusciti alla fine a limitare i danni, e Paolo Zanetti in conferenza non nasconde una seppur minima soddisfazione: «Dev’essere per noi motivo d’orgoglio il non aver concesso tanto a questo Napoli. Vorrei perciò fare un plauso ai miei giocatori che hanno dato il massimo contro una squadra che gioca un calcio straordinario. Poi gli episodi hanno spostato gli equilibri. C’è stata l’espulsione e in dieci abbiamo tenuto botta, siamo rimasti sul pezzo. Non ne usciamo per niente umiliati, al contrario c’è grande orgoglio, la risposta dei ragazzi m’è piaciuta molto». Dopo di che virata sulla capolista: «C’è solo da imparare dalle grandi squadre. Il Napoli ha un’idea di gioco coraggiosa, e Spalletti è diventato un punto di riferimento e di studio per noi allenatori. Imposta con due o tre dei suoi e tutti gli altri attaccano, la rosa è poi di altissimo livello. A mio avviso sta facendo il percorso già fatto dal Milan, e quindi dico che per loro potrebbe essere l’anno buono». Sui singoli: «A Satriano manca solo il gol, diventerà un punto di forza. Ismajli ha limitato molto Osimhen, ha doti morali e tutto per alzare il proprio livello». Si va sugli episodi (ai microfoni di Dazn): «Il rigore? Preferirei non approfondire, dico solo che dal campo m’è parso un rigorino… L’entità del contatto è veramente nulla, ma le scelte arbitrali non si possono cambiare». Questioni di tattica…: «Abbiamo provato a limitarli, concedendo solo le fasce per i cross, e fino a un certo punto gliel’avevamo incartata. C’è rammarico, certo, ma i nostri attuali 14 punti non mi sembrano pochi. Abbiamo perso solo con le grandi squadre, ma penso che possiamo crescere ancora mettendoci il cuore, come abbiamo fatto al Maradona. Per gli altri così diventa difficile».
Fonte: CdS