Il Cds vota gli azzurri: bene gli ex Empoli Mario Rui e Zielinski

Sotto la sufficienza solo Politano e Raspadori

Il Napoli batte l’Empoli per 2-0 e conquista la decima vittoria di fila, eguagliando la striscia dell’ultimo anno di Sarri. Eppure nel primo tempo gli azzurri hanno avuto una sola palla gol, ovvero il tiro uscito di poco al minuto 45 di Raspadori. Nella ripresa i partenopei alzano il ritmo e Anguissa da buona posizione calcia alto. La svolta arriva con il contatto in area Marin-Osimhen e dal dischetto Lozano batte Vicario che aveva intuito il penalty. I toscani restano in dieci, per il doppio giallo all’ex Luperto. Il raddoppio arriva dal cross del messicano e dal tiro al volo di Zielinski. Tre punti pesanti che consentono al Napoli di allungare sul Milan che ha pareggiato a Cremona. Sotto la sufficienza solo Politano e Raspadori.

 

Spalletti (all.) 7  – Si prende la decima vittoria di fila e un altro pezzo di storia: eguagliata la striscia di Sarri (2017 e 2018). La grande marcia continua dopo il cambio di marce: la vince con i cambi, Lozano e Zielinski, e non è casuale visto che il Napoli è la squadra dei cinque campionati top d’Europa ad aver trovato più gol dalla panchina (nove). L’essenza del collettivo.

 

 

 

 

       

 

 

 

 

 

 

 

Meret 6 
Mette il piede nella partita – letteralmente – sul tiro di Bajrami a tempo scaduto. E porta a casa la pagnotta e la statistica: sesto match senza subire gol.

 

Di Lorenzo 6 – Uno dei grandi ex nonché il martello di una fascia percorsa avanti e indietro con tenacia. E quando stringe cerca anche il gol.

 

Ostigard 6  Ha le molle nelle scarpe: gran saltatore. Un centrale attento e solido, diciamo senza fronzoli.

 

Kim 6.5  – Bajrami, Satriano e Lammers: gli sbattono tutti addosso. Il solito muro, con qualche buona apertura nel repertorio.

 

Mario Rui 6.5  – Un ex che firma un’altra partita piena di cose interessanti e propositive. Bene anche nelle diagonali e nei possessi guadagnati (13).

 

Anguissa 6 – Frank non è al massimo della forma e non osa più di tanto. Però alimenta l’azione e cuce strappi.

 

Lobotka 6.5  – L’insostituibile che dimostra sempre il motivo di questa considerazione: tredicesima consecutiva dall’inizio, a tirare ciak e sradicare palloni.

 

Demme (45’ st)sv  – Il sapore del campo.

 

Ndombele 6 – Il suo fisico e la sua energia si avvertono. In costruzione, però, è alterno.

 

Zielinski (19’ st)6.5 – L’immancabile, classico gol dell’ex con un inserimento dei suoi. Un dessert servito freddo – ma senza alcun rancore – al banchetto dei sognatori dello scudetto.

 

Politano 5.5  – Con Parisi e Bandinelli addosso è una vita piuttosto dura: poco spazio, poco dribbling, pochi cross. Ma solita sostanza difensiva.

 

Lozano (19’ st) – Entra e dopo cinque minuti si assume la grande responsabilità del rigore: tiro potente contro uno specialista e via. E poi ricama con una super azione a destra l’assist del bis di Zielo. Versione spacca-partita.

 

Osimhen 6.5  – Luperto e Ismajli lo fronteggiano bene, sì, ma lui è Osi. L’irriducibile: solita giocata, ruggito su Marin e il rigore è servito. Furbo lottatore al servizio della squadra e a caccia di un gol che Grassi gli spazza via dalla porta.

 

Simeone (45’ st)sv  Il gettone.

 

Raspadori 5.5  – E’ vero che fino a un certo punto è lui a creare qualcosa – un tiro e un invito a nozze per Anguissa -, però non brilla.

 

Elmas (19’ st)6  – Mezzoretta di energia pura.

 

Fonte: CdS
 

 

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